Llorente pensava di mollare:” Ma poi Conte…”

In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Fernando Llorente, racconta i primi mesi della sua avventura in bianconero.  Ed esce fuori un ragazzo che ha tanto sofferto le difficoltà nell’ambientarsi al calcio italiano, ma che non ha mollato, convinto delle sue potenzialità, sentendo la fiducia di società e tecnico.

Queste le sue parole:

“Gli infortuni di Quagliarella e Vucinic mi hanno dato l’opportunità di entrare in ritmo. Il primo periodo è stato difficile: il mio fisico non era abituato a lavorare così tanto. Pensavo di mollare, ma il mister mi è stato vicino. Ho avuto tanti dubbi. Anche perché la concorrenza è tremenda, siamo 5 attaccanti e non è facile trovare spazio. Però non sono arrivato al punto di voler andare via… Il mercato di gennaio è stato tirato in ballo dalla stampa, ma sono stato male, quello sì. L’importante è stato non abbassare la testa e continuare a lottare, a lavorare duro”

Il giocatore basco mette a confronto le diverse concezioni di calcio di Conte e Bielsa:

“Bielsa è ossessionato dal calcio e siamo arrivati ad avere doppie sessioni di allenamento da 3 ore l’una, però era un’intensità più mentale che fisica. Bielsa ti svuotava mentalmente. Qui no, è tutto diretto, senza fermarsi mai. E il mio fisico non ce l’ha fatta. Conte mi spiegava che per adattarsi alla Serie A serviva pazienza. Mi è stato vicino, intorno a me ho sempre sentito fiducia”.

Per finire elogia l’ambiente Juve e due  giocatori in particolare:

 “Il gruppo è eccezionale, i tanti italiani servono a cementarlo. Se devo citare un singolo dico Pirlo. In allenamento fa impressione, se lo vedi all’opera tutti i giorni non puoi stupirti dei gol su punizione…. Li tira sempre e ha percentuali altissime. Pogba? Tutti mi dicevano grandi cose di lui. Ora ho capito perché… dal vivo. Ha il potenziale di un vero crack”.