Ma quale stanchezza! Ecco perchè Conte ha lasciato la Juventus

Ad  una settimana dallo shock per l’addio di Conte  i tifosi sono ancora sbigottiti ma soprattutto non capiscono le ragioni di un gesto così grave. Di certo conoscendo la grinta e la voglia di allenare e lottare di Conte è difficile credere al suo abbandono per stanchezza e stress psicofisico.

Tuttosport ha provato a spiegare le reali motivazioni che hanno portato Conte a divorziare dalla Juve. La causa non sarebbe scaturita dall’oggi al domani ma il disaccordo sarebbe iniziato dopo il secondo scudetto  quando Conte chiese un mercato coraggioso improntato sulla Champions obiettivo che il tecnico voleva portare a casa con una fretta e dovette scontrarsi con la  strategia di autofinanziamento del club.

Il nome che rappresenta la goccia che ha fatto traboccare il vaso è quello di Cuadrado, vero e proprio primo obiettivo di Conte fin dalla scorsa primavera e come si sa sfumato con altri grandi nomi. Ma ovvio che il divorzio è scaturito anche da altre motivazioni. La seconda è quella di un’inconciliabile strategia di comunicazione che vedeva Antonio Conte sparare sempre e comunque a zero contro tutto e tutti per difendere sè stesso e la Juventus, copione che non veniva però seguito in pieno dalla società. Insomma, spesso Conte si è sentito solo, non supportato come avrebbe voluto.

Infine, e qui ritorniamo a qualcosa che riguarda di nuovo il calcio giocato, la scelta di improntare una tournée estiva in giro per Asia e Oceania, tutto per un mero ritorno economico, quando invece Conte (che dopo tre scudetti di fila si aspettava un maggior peso decisionale sotto questo aspetto) avrebbe preferito pesanti sedute atletiche e lunghi summit tattici in una location più intima per preparare la stagione dell’ora o mai più. In casa Juventus tutti, ma proprio tutti, continuano a parlare di stress e stanchezza psicofisica dopo 3 stagioni ad altissimo livello, ma la verità evidentemente è ben altra cosa.