Cesari: “Campionato falsato! Troppi errori a favore della Juve”. Ma è vero?

Queste le parole pesanti rilasciate da Graziano Cesari, ex arbitro e ora opinionista sportivo, alla Gazzetta dello Sport.

Il campionato è giunto questo fine settimana alla giornata numero 12 e a qualcuno è sembrato il caso di fare un piccolo resoconto sul livello delle prestazioni offerto dalla classe arbitrale. E chi meglio di Graziano Cesari, ex arbitro e attuale opinionista sportivo e moviolista presso Mediaset? Parole pesanti quelle rilasciate da Cesari alla rosea:

“Gli arbitri stanno condizionando pesantemente il campionato di Serie A. È un dato oggettivo. Da Chievo-Juventus a Roma-Sassuolo, passando per De Marco durante Catania-Udinese o il rigore negato a Pjanic contro il Torino e Cuadrado in Fiorentina-Napoli, ci sono già troppi elementi a disposizione per definire enorme il condizionamento dei direttori di gara sul campionato. Giacomelli, arbitro di Roma-Sassuolo, è un ripescato dell’ultima ora. Gli arbitri di A devono essere venti. Lui è ventunesimo.”

Non è forse un caso che queste opinioni tanto forti arrivino proprio nel momento in cui la Roma ha raccolto solo due pareggi nelle ultime due partite permettendo alla Juventus di arrivare ad un solo punto di distanza. Ma Cesari non si ferma qui e rincara la dose:

“Se Collina, designatore Uefa, vede ciò che è successo durante Torino-Roma, non farà mai arbitrare match europei ai componenti del sestetto di quel match. Il rigore su Pjanic contro il Torino era così solare che non riesco ancora a darmi una spiegazione. Ieri poi c’è un falso clamoroso. La simulazione prevede che il calciatore che simula non venga toccato, che non ci sia contatto. Rigore o non-rigore su Ljajic? Per me è rigore. E non c’era ammonizione”.

E’ molto probabile che queste dichiarazioni solleveranno un gran polverone, soprattutto perché l’unico grosso errore arbitrale di cui ha potuto godere la Juventus è avvenuto col Chievo nella gara del Bentegodi, dove il guardalinee ha preso un abbaglio segnalando un fuorigioco che non c’era ad Alberto Paloschi e annullando così la rete del 2-1 a favore della squadra clivense.

Ma leggendo queste dichiarazioni, molti tifosi juventini si staranno chiedendo come mai il signor Cesari non si indignò durante il campionato scorso quando, in occasione della partita Juventus-Genoa (terminata sul risultato di 1-1), fu designato come arbitro dell’incontro Marco Guida, nato a Pompei e membro della sezione arbitrale di Torre Annunziata (NA) proprio nel periodo in cui la Juventus stava lottando per il campionato contro la squadra partenopea; sarà stata una svista del designatore Braschi, fatto sta che in quella partita non furono fischiati tre rigori netti a favore della Juventus che scatenarono l’ira di Antonio Conte a fine partita. Il fatto è che purtroppo in Italia, ancora oggi, la Juve, per la stampa e per l’opinione pubblica, sarà sempre e comunque favorita dagli arbitri, come se in passato non avesse già espiato abbastanza questa colpa con la retrocessione in Serie B con 9 punti di penalizzazione.

Purtroppo questo è il calcio di oggi e così ce lo dobbiamo tenere. Ma ricordiamoci bene che il campionato dura 38 partite e alla lunga, i favori e gli sfavori si bilanciano sempre, anche se qualche opinionista vuole convincerci del contrario.