Auriemma shock: “La Juve deve avere sempre aiutini. Idioti gli juventini di Cercola”

Auriemma

Gravissimo attacco di Raffaele Auriemma, giornalista tifoso di Mediaset Premium alla Juventus e ai suoi tifosi. Durante il programma radiofonico “Si gonfia la rete” quest’ultimo ha accusato i bianconeri sul presunto fuorigioco di Fernando Llorente e non appagato, si è scagliato anche con i tifosi della Vecchia Signora residenti a Napoli.

Queste le sue parole, in cui accusa la Juventus di ricevere “aiutini“:

“Il fuorigioco c’era, rassegnatevi, è inutile che mi scrivete queste scempiaggini su Twitter. Voi siete abituati a non ricevere questi falli contro. Quello è il problema, perchè quando poi vanno in Europa e a Madrid Chiellini mette la mano in faccia all’avversario, lo mandano sotto la doccia. In Italia, purtroppo, questo non accade con la Juventus: quando ci si imbatte nella Juventus, non c’è niente da fare. Se fino all’altroieri hai avuto anche qualche aiuto come nel caso del Napoli, ti imbatti nella Juventus e purtroppo sei perdente, con gli arbitri sei perdente. Che poi la Juve sia la più forte d’Italia, credo che questo nessuno possa negarlo, ma che debba avere sempre la spintarella, e ne avrà avute almeno 4-5 in questa stagione, questo mi fa veramente incazzare.”

Poi rincara la dose prendendosela con i tifosi juventini che risiedono a Napoli, in particolare con quelli di Cercola:

“Ma dico, ma non vi vergonate? Ma non vi sentite tristemente umiliati che per vedere la vostra squadra del cuore dovete fare 900 chilometri? Soprattutto poi quando vi fate i cori contro da voi: ‘Chi non salta è napoletano’, ‘Vesuvio lavali col fuoco’. Io mi riferisco ad un gruppetto di pseudo-tifosi, ma secondo me quella è gente che da bambino avrà avuto chissà quali frustrazioni e quindi nelle loro carenze umane devono tifare nel calcio per la squadra che vince. Ho visto un gruppo di persone che vengono da Cercola: ma voi di Cercola, quando è che li spedite fuori dal vostro paese? Perchè non sono degni di essere napoletani perchè tifare per una squadra è una cosa, io lo capisco, fino ad un certo punto, ma lo capisco; offendere se stessi, la propria realtà, quindi essere talmente ciechi e desiderosi di vincere qualcosa con qualcuno, con un’altra squadra, da dimenticare che quei cori se li fanno da soli. Quindi voi cittadini di Cercola, mi riferisco a Cercola perchè mi voglio soffermare su questo gruppetto di idioti, perchè sono idioti e non faccio nessuna fatica a ribadirlo, poi vengono a Napoli e si vanno nascondendo. Quindi, se li cacciate da Cercola, fate bene. Strappategli proprio la carta d’identità, non meritano di essere considerati dei napoletani perchè non si comportano da tali quando vanno fuori. Tifare per una squadra è una cosa, offendere la propria realtà, la propria città, la propria dignità, credo sia tutt’altra storia”.