Conte alla vigilia di Livorno-Juventus carica l’ambiente con il suo consueto ottimismo.
Le defezioni in difesa non lo turbano, esalta il Livorno e il suo allenatore, sa che troverà un ambiente carico. Per ogni squadra quella con la Juve è la partita della vita e questa è stata una settimana complicata per via dei Nazionali che si sono uniti al gruppo solo negli ultimi giorni. A chi gli chiede dei tanti infortuni risponde che per la Juve non può essere un alibi e bisogna vincere ugualmente. Poi conferma che Barzagli non ce la farà e probabilmente non ci sarà neanche contro il Copenaghen. Come sempre molto sensibile ai problemi della vita ha voluto rivolgere un pensiero al popolo Sardo colpito dal tifone:
«Siamo vicini ai sardi e a tutta la popolazione per quello che sta accadendo. Avvengono fenomeni metereologici particolari e noi siamo pronti a fare tutto queste persone per non abbandonarle ora che sono in difficoltà. Se serve, la Juve è pronta»
Sulle curve chiuse è veramente dispiaciuto, sa che i tifosi sono il cuore dello stadio, lo Juventus stadium è il dodicesimo uomo che aiuta la squadra nei momenti di difficoltà. Inoltre, aggiunge una bella riflessione, sarebbe stato più significativo e responsabile riempre le curve con i bambini e gli ultras insieme.
Infine conclude su due grandi campioni della Juve. Esalta Pirlo che è un campione sotto tutti gli aspetti, un tesoro da conservare. Già nei giorni scorsi lo aveva indicato come il suo pallone d’oro. Per Pogba parla come un padre farebbe con un figlio. Tutto dipende dalla sua testa, è un grande talento ma tanti giovani non hanno avuto la maturità per sfruttarlo, deve continuare come sta facendo. Quasi una raccomandazione ad affidarsi all’ambiente Juve la famiglia che lo sta facendo crescere ed esplodere.