
Federico Peluso è stato ospite della puntata settimanale di Filo Diretto, il programma di Jtv condotto da Cristina Chiabotto. Il giocatore bianconero ha risposto a numerose domande e ha parlato a ruota libera.Innanzitutto si è espresso sulla partita di sabato sera contro la Lazio all’Olimpico di Roma: “Speriamo innanzitutto un altro risultato, perché purtroppo veniamo da una sconfitta e quindi cerchiamo di rifarci con i cugini laziali“. La Chiabotto, poi, chiede a Peluso di fare un gol perché Filo Diretto porta fortuna e lui: “Speriamo più fortuna del’ultima gara, visto che il gol mi è stato annullato. Speriamo vada meglio questa volta“. Aggiunge ancora: “Sarà una partita difficile, perché la Lazio è in un buon momento, ma noi dobbiamo guardare a noi stessi come abbiamo sempre fatto e cominciare da dove avevamo lasciato sette giorni fa“.
Si parla, ovviamente, della sconfitta in Coppa Italia contro la Roma, del gol annullato proprio a Peluso e delle critiche a Conte per aver schierato le seconde linee contro la seconda in classifica: “Sicuramente è stata una bella gara, almeno da giocare. Un’emozione grande perché c’era lo stadio Olimpico pieno. Nonostante non sia stata una delle nostre migliori partite, siamo stati penalizzati anche un po’ dagli episodi. Però bisogna ripartire, bisogna capire dove abbiamo sbagliato e ripartire. Non è stata una delle migliori nostre partite. Adesso la rivaluteremo con il mister e capiremo dove abbiamo sbagliato o meno“. Sul fatto di aver schierato le riserve, Peluso si esprime così: “Il mister, fin dal primo giorno che sono arrivato, ha sempre messo in chiaro le cose: tratta tutti allo stesso modo. Non è stata una sorpresa giocare o meno. Tutti ci sentiamo titolari. E’ ovvio che poi c’è chi gioca più e chi gioca meno, nel calcio ci sta. Ma il mister allena tutti allo stesso modo e ci fa sentire tutti importanti. In questa gara ha cambiato 4-5 giocatori e spero di aver dato risposte positive. Poi purtroppo il risultato non è venuto, ma ripeto, il mister tratta tutti alo stesso modo, quindi non c’è stata una sorpresa da parte di nessuno“. Sul gol annullato: “Non ho protestato perché non avevo ben capito perché mi avessero annullato il gol, quindi non riuscivo neanche a rendermi conto, anche perché l’azione è ripresa. Però sicuramente è stata una grossa delusione. Non faccio molti gol, quindi in una partita importante come quella era una gioia immensa, in uno stadio dove, tra virgolette, sono cresciuto, essendo di Roma. Andavo sin da piccolo a vedere le partite. Sarebbe stata una bella emozione, c’era la mia famiglia, ma purtroppo il calcio è anche questo, è fatto anche di episodi, questa volta sono stati negativi speriamo che la prossima siano positivi“.
Non gioca tanto, ma la felicità di far parte di questa società è grande: “Sì, questa è la società più forte che c’è in Italia ed anche una delle migliori in Europa, quindi è un onore per me essere qua. E’ ovvio che giocare fa piacere tutti, siamo qui per giocare. Mi allenerò sempre per cercare di giocare il più possibile“. E allora ecco cosa ha provato quando è stato chiamato a Torino: “Un’emozione grandissima, perché quando una società del genere ti cerca, ti senti veramente al settimo cielo. Fortunatamente si è concretizzata e ora mi sto vivendo questa importante esperienza“. Ancora sulla Juventus dice: “Sicuramente siamo sempre in crescendo, questa è la cosa positiva e penso sia anche merito del mister quello di farci sempre migliorare e di non accontentarci di quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto degli ottimi acquisti a giugno che ci hanno dato una grossa mano, quindi sicuramente stiamo crescendo su tutti i punti di vista“.
L’effetto di giocare per la prima volta in Champions: “Un’emozione grandissima. Perché è il sogno di ogni calciatore giocare quella competizione, perché è il massimo. Sicuramente sentire la musichetta è stata un’emozione grande. Soprattutto per come è andata la partita, perchè abbiamo espugnato il Celtic Park. E’ stata veramente una gioia immensa“.
L’esempio da seguire per Peluso è stato: “Ho fatto il settore giovanile della Lazio, quindi magari come esempi, guardavo un po’ Sandro Nesta, questi grandi giocatori che poi hanno vinto tutto. Magari ero più vicino a questo giocatore, visto che è di Roma e ha fatto il mio percorso nel settore giovanile. Ho cercato di imparare. Ce ne sono stati esempi, ma da piccolo è stato quello il mio primo riferimento“.
Sugli obiettivi della stagione: “Gli obiettivi…purtroppo uno l’abbiamo abbandonato che è quello della Coppa Italia. Adesso ci sono rimasti campionato ed Europa League che sono due obiettivi che sono alla nostra portata e faremo di tutto per portarli a casa“. In particolare, sull’Europa League dice: “Sicuramente è un’avventura importante e impegnativa anche quella, perché riuscissimo a passare il turno ci sono anche lì molte partite. E’ un obiettivo importante, anche perchè sappiamo che la finale è qui in casa nostra e speriamo di giocarcela noi“.
Su Bergamo: “Bergamo è stata una tappa importante della mia vita e della mia carriera, quindi ringrazio la città e la società per avermi permesso di arrivare al top“.
E, sul finire, domande sullo stile di vita, il tempo libero, le passioni, i compagni preferiti: “Sicuramente si vive al 100% l’esperienza perché i momenti al di fuori del calcio sono veramente pochi, gli impegni sono tanti, quindi si respira calcio al 100% ed è anche giusto che sia così perché è la nostra passione e la nostra vita. Ovviamente quando si stacca un po’ la spina ci si rifugia nella famiglia, perché ti fa ricaricare le batterie e ti ancora più voglia ed energia. Abbiamo una dieta, abbiamo un ragazzo molto bravo che ci segue, Matteo Pincella, che ci segue nell’alimentazione. Quindi abbiamo delle indicazioni che seguiamo perché l’alimentazione è fondamentale, soprattutto quando hai molti impegni. Poi è normale che ogni tanto un gelatino ci sta, perchè qui a Torino ci sono gelaterie veramente buone. Quindi ogni tanto uno sfizio ce lo leviamo. Io grosse passioni non ne ho al di fuori del campo, perché veramente il mio tempo libero lo dedico alla mia famiglia, ai miei figli, sono loro la mia passione, quindi cerco di dedicargli tutto me stesso. La mia passione sono loro e ringrazio di essere stato padre giovane perché me li sto godendo in tutto e per tutto“. Il gruppo è straordinario e Peluso non ha preferenze: “E’ un gruppo veramente straordinario. Dire un giocatore solo è limitativo. Fortunatamente ho trovato un gruppo eccezionale e sono contento veramente di tutti“.