Il “pirata” Osvaldo all’arrembaggio: prima i Mondiali, poi la conferma alla Juve

Sono stati giorni di pareri molto contrastanti quelli che hanno visto l’approdo di Osvaldo alla Juventus. I dubbi erano (o sono) principalmente due: il reparto offensivo affollato con i conseguenti problemi legati alla gestione di sei giocatori importanti  e il carattere dell’attaccante, considerato da sempre una testa calda. 

Ci pensa Antonio Conte a raddrizzare le visioni e riportare la quiete. Osvaldo rappresenta soprattutto l’occasione che si è riusciti a cogliere, la cosa giusta al momento giusto come si suol dire. Un giocatore forte e importante, arrivato in prestito gratuito e di cui, eventualmente, si discuterà il prezzo a fine stagione (il riscatto è fissato a 19 milioni, ma Marotta ha parlato di un prezzo, per così dire, di partenza). Il carattere dell’attaccante, invece, non rappresenta un problema per l’allenatore juventino, convinto che come con Tevez, a sua volta arrivato con la nomina del giocatore problematico, anche con Osvaldo non si imbatterà in problemi caratteriali da gestire: “Osvaldo sa dove è arrivato, sa che qui ci sono regole che valgono per tutti”, queste le parole dopo Juventus-Inter. E una cosa è da dire: un calciatore che decide di ridursi abbondantemente lo stipendio per arrivare in una squadra, non facilmente sarà portato a rovinare la sua esperienza con comportamenti poco idonei; molto probabilmente, invece, preferirebbe che a parlare fosse il campo, non l’atteggiamento. Conte non solo lo ha definito un’opportunità, ma anche uno stimolo per tutti gli altri attaccanti. Insomma non problemi di affollamento, ma un reparto di giocatori più stimolati a migliorare proprio per la concorrenza stessa. Da una parte Tevez e Llorente, titolari inamovibili per la prima volta nella gestione juventina di Conte, saranno stimolati a fare meglio e potranno rifiatare, dall’altra Vucinic, Quagliarella e Giovinco potrebbero farsi trascinare dall’entusiasmo del nuovo arrivato. E, a proposito di motivazioni, non si possono dimenticare proprio quelle di Osvaldo. A giugno ci sarà un Mondiale da giocare, appuntamento a cui l’attaccante italo-argentino non vuol mancare. Alla Juventus ha l’opportunità di conquistare la convocazione e può contare sull’aiuto e l’appoggio di titolari fissi nella Nazionale di Prandelli (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo e Marchisio). Come ha detto Conte: “Noi possiamo fare tanto per lui e lui può fare tanto per noi”. E a tal proposito, l’altro obiettivo di Osvaldo sarebbe quello di ottenere la conferma alla Juventus, la squadra che gli permetterebbe di fare il definitivo salto di qualità che cerca da tempo. Lui cerca la conferma e la Juve (a meno di un clamoroso flop) sembra intenzionata a farlo contento. Sembrerebbe, infatti, che il giocatore sia stato scelto soprattutto in vista della prossima stagione, per metterlo al centro di un progetto tattico che prevede duttilità nella squadra di Conte: una virata verso l’utilizzo non solo del ben consolidato 3-5-2, ma anche del 4-3-3 o del 4-2-3-1. Ricordiamo, infatti che l’italo-argentino può rivestire il ruolo di prima o seconda punta a seconda dell’occorrenza. Il “pirata” Osvaldo è pronto all’assalto: conquistare la Juve per conquistare i Mondiali e la riconferma a fine stagione.