Con i suoi 15 gol in campionato ha notevolmente contribuito alla conquista del terzo scudetto consecutivo, lo scudetto dei record come lo definisce lui. E’ arrivato durante l’estate a parametro zero, tra lo scetticismo generale, dopo un anno in Spagna senza quasi mai giocare. Scetticismo che è andato sempre più aumentando all’inizio del campionato, quando Conte non lo schierava in campo. “Non è in forma”, “il bello che non balla”, “non è un buon giocatore”, “non serve a niente”, “Conte lo ha già bocciato”: questi alcuni dei commenti che si sentivano più spesso. E invece si è conquistato la sua Juve con l’impegno costante e, soprattutto, a suon di gol. Parliamo, ovviamente, di Fernando Llorente, che appena possibile ha fatto ricredere tutti e a Torino ha trovato la sua casa. Ecco, infatti, cosa ha dichiarato a Il SecoloXIX: “La Juve è un sogno che si avvera, è una delle squadra più forti, sono orgoglioso di aver contribuito allo scudetto dei record. Il mio futuro è qui, ho un contratto lungo, voglio continuare a vincere. Chi ha parlato all’inizio male di me non si era informato, non è stato facile”. E Conte lo ha aiutato: “Non ho mollato e Conte mi ha aiutato, non era facile entrare nei nuovi schemi”. Tanti gol in stagione, ecco i suoi preferiti: “Il gol più importante quello all’Udinese, i più belli quelli contro Sassuolo e Livorno”. Sul calcio italiano: “Il calcio italiano è tattico, molto difficile, sono contento di essere stato utile”. E, infine, i suoi sogni per il futuro: “Spero di poter vincere il quarto scudetto, le sfide non ci spaventano, siamo la Juve. Ai mondiali ci spero ancora, ma io ho la coscienza a posto, ho fatto il massimo”.