E’ ormai guerra aperta tra la Juve e i vertici della Federazione. Marotta di fronte alle telecamere di Stadio Sprint ha criticato con dichiarazioni colorite l’eccessivo potere gestito da Lotito, quest’ultimo ha prontamente risposto con ulteriori provocazioni al vetriolo.
Le parole del dirigente bianconero sono state dure, in particolare ha espresso grande perplessità sul potere accumulato da Lotito nel mondo del calcio italiano:
Lotito era definito come un personaggio folcloristico. Oggi è un personaggio che ha un estremo potere e tanto potere in mano ad una sola persona è pericoloso, si rischia di finire nel vuoto.
Questa dichiarazione ovviamente è stata girata al presidente biancoceleste che non l’ha presa per niente bene, lo si può intuire chiaramente dalla risposta:
Io sono abituato a rispondere ai miei omologhi, risponderò quando parlerà il presidente Agnelli, io tra l’altro sono presidente e proprietario e altrettanto lo è Agnelli. Il dottor Marotta, non so neanche se sia dottore, ricopre anche ruoli all’interno della federazione perché è vice presidente del settore tecnico, non mi sembra ci siano state grandi novità da quando gestisce il settore tecnico di concerto con gli altri.
Le risposte le do alle persone che rappresentano la società in termini di proprietà e di rappresentanza assoluta, l’amministratore delegato è un delegato alla gestione, il presidente è il proprietario. Nella fattispecie ho grande stima e considerazione del presidente Agnelli, anche se ci sono stati confronti serrati in alcuni momenti, ma mi pare che ora ci sia intesa. Nel momento che ho la condivisione del suo presidente, vengono meno le considerazioni che fanno persone non titolate a farlo.
Le considerazioni fatte dallo juventino possono essere più o meno condivisibili, la risposta data dal numero uno della Lazio è forse poco elegante. In ogni caso è utile rassicurare Lotito sulle competenze e sul livello di istruzione dell’amministratore delegato della Juventus: Giuseppe Marotta è laureato in giurisprudenza con specializzazione in diritto sportivo.
Marotta poi si è sbilanciato su Zaza:
“Noi non abbiamo rinunciato assolutamente a Zaza, anzi. È evidente che poi in una rosa non ci possono essere dieci attaccanti. Oggi gioca nel Sassuolo ma nel caso venisse messo sul mercato abbiamo raggiunto un diritto di opzione morale e saremmo i primi a poterlo contrattare. Se lo vedremo un giorno in campo con la maglia bianconera? Sicuramente, anche perché l’ho già detto più di una volta che Zaza diventerà un campione”.