Dopo la sentenza di ieri di certo resta solo che a pagare è stata solo la Juve e i suoi tifosi e probabilmente non si sa bene per cosa. Adesso Agnelli sarà ancora più determinato nel chiedere indietro il maltolto ovvero gli scudetti vinti sul campo. Intanto i itfosi della vecchia Signora possono godersi la battuta del loro Zuliani e i grandi successi calcistici…..sempre sul campo.
La voce bianconera di Mediaset, Claudio Zuliani, ha detto la sua su quanto è trapelato in giornata dalla Corte di Cassazione:
“Non avevamo dubbi e se qualcuno li aveva si sono trasformati in certezze: il paese delle banane ha colpito di nuovo – ha scritto su facebook il giornalista -. Farsopoli alla fine stabilisce che la famosa cupola ha perso tutti i pezzi per strada e resta in piedi con un solo arbitro che sfavorisce la Juve. La domanda resta on line: la cupola esisteva per giocare a tressettete?”.
Ecco il tweet del mitico zuliani:
Il Iieto fine nella ‘telenovela’ Calciopoli per Luciano Moggi scatena la Juventus . L’assoluzione e prescrizione dell’ex dg della Juventus da parte della Cassazione prepara il terreno alla ‘battaglia’ che i bianconeri sono pronti a intraprendere, l’obiettivo è vedersi riassegnati i due Scudetti tolti nel 2006.
Il club piemontese, come evidenzia ‘Tuttosport’, concluso il processo ordinario farà leva sulla giustizia sportiva per riprendersi i titoli persi (il 2004/2005 revocato, il 2005/2006 assegnato all’Inter) in seguito al ciclone che sconvolse il calcio italiano e culminò con la retrocessione in B di ‘Madama’.
La Juve ha già avviato contatti con la FIGC tramite incontri Agnelli-Tavecchio, sulla base delle nuove prove emerse impugnerà l’articolo 39 e chiederà la revisione dei processi sportivi.
Provare a prevedere gli scenari al momento è dura, ma le possibilità pronte a scaturire dall’iniziativa dei bianconeri sono diverse: si va dalla restituzione del titolo consegnato all’Inter alla cancellazione di quest’ultimo dalla bacheca nerazzurra, sulla scia di quanto chiese la ‘Signora’ nel 2011. Ma non va esclusa nemmeno l’ipotesi che vedrebbe la Federcalcio riuscire a difendere quanto emesso quasi nove anni.