Diciamolo subito, Francesco Repice è un signor radiocronista, uno dei migliori della sua generazione. D’altronde, anche su questo sito lo abbiamo spesso celebrato, pubblicando gli audio che hanno accompagnato molte delle imprese recenti della nostra amata Juventus. Repice, purtroppo, ha un grosso difetto: non fa nulla per nascondere la sua fede calcistica. Restando in tema radio, per anni si è fantasticato su quali fossero le squadre del cuore di Enrico Ameri e Sandro Ciotti, due mostri sacri di “Tutto il calcio minuto per minuto”, ed è anche per questo motivo che le loro cronache resteranno per sempre inarrivabili.
Francesco Repice, invece, attivissimo anche sui social, ricorda spesso che è un tifoso della Roma. Tutto rispettabilissimo, per carità. Così come è rispettabile e anche ammirevole il suo tentativo di approcciare gli incontri dei giallorossi con freddezza e distanza. Ma, diciamocelo, i risultati non sempre sono apprezzabili. E trattandosi di servizio pubblico (non vogliamo farne una ragione di stato, per carità, ma la riflessione è più che lecita) non è propriamente il miglior modo per raccontare una partita dell’importanza di Juventus-Roma. A noi tifosi della Juventus, comunque, resta il sorriso sulle labbra per aver ascoltato una specie di marcia funebre dopo il gol vittoria siglato da Dybala.
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In un attimo, all’improvviso, tutto il piglio del simpatico giornalista della Rai mostrato per 75 minuti col risultato fermo sullo 0-0 (pareggio che andava bene praticamente a tutto l’ambiente giallorosso) è svanito. Il gol di Dybala sembra quasi essere raccontato da uno Zampa qualsiasi, in preda a delusione e sconforto. Il buon Marino, che accompagnava la radiocronaca, prende presto il sopravvento per far ingoiare il rospo in tutta tranquillità al collega. Lo diciamo, ovviamente, con tutta la simpatia che proviamo verso un ottimo giornalista e un bel personaggio che col tempo abbiamo imparato ad apprezzare. Ma così no, Francesco!