Rilanciato l’hashtag #JuveOut, ma tutti ignorano i tanti errori contro la Juve: ecco le prove

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Da alcuni giorni a questa parte sta spopolando un nuovo tormentone sui social, considerando il fatto che i principali tifosi anti-Juve hanno deciso di dare il via alla diffusione dell’hashtag #JuveOut. Una vera e provocazione, oltre che una mancanza di rispetto, nei confronti della Juventus e di quello che questa squadra sta facendo da tantissimi anni a questa parte. Del resto ci siamo abituati al fatto che, ad ogni valutazione arbitrale ritenuta ingiusta da altri, scatti la gara a minimizzare i meriti bianconeri dopo un successo. Eppure in Rete c’è anche un video che sembra dire il contrario, ma nessuno gli dà peso. A partire dalle principali piattaforme italiane che trasmettono la Serie A, ovvero Sky e DAZN.

Andiamo con ordine. perché le immagini in questione ci mostrano che anche la Juventus ha dovuto fare i conti con diverse scelte da parte degli arbitri che si sono rivelate sfavorevoli e ingiuste. Vedere per credere quanto avvenuto in occasione delle partite contro Chievo, Bologna e Cagliari. Eppure i bianconeri non si sono lamentati più di tanto, conquistando al termine dei 90 minuti la vittoria.

Va aggiunto che il filmato non mostra altre partite in cui la Juventus è stata accusata di aver ricevuto favori, mentre le moviole hanno detto il contrario. Importanti gli esempi di Empoli, oltre alle proteste del Milan per il mancato secondo giallo a Benatia, fino ad arrivare ad una serie di valutazioni da parte di Valeri che alla fine si sono rivelate corrette in occasione di Juventus-Sampdoria, come emerge dalle immagini Sky qui di seguito.

Per non parlare del mancato calcio di rigore alla Juventus in Supercoppa contro il Milan per il chiaro fallo su Cristiano Ronaldo. A seguire il video che documenta al meglio quanto vi stiamo riportando con il nostro articolo di oggi, con episodi spesso e volentieri ignorati da Sky e DAZN per il solo fatto che la Juventus sia stata in grado di portare a casa i 3 punti a fine partita, nonostante alcune valutazioni decisamente sbagliate da parte dei direttori di gara.