Lukaku solleva un polverone sull’Inter: feroce reazione dei tifosi juventini

Lukaku
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Le dichiarazioni di Romelu Lukaku hanno scatenato un nuovo scontro virtuale tra i tifosi della Juventus e quelli dell’Inter, con polemiche che a quanto pare non si placheranno molto presto. L’attaccante nerazzurro ha infatti rilasciato un’intervista in cui ha dichiarato che a gennaio praticamente quasi tutti i giocatori dell’Inter si ritrovavano con tosse ed influenza, ma nonostante ciò sono scesi in campo per la partita casalinga contro il Cagliari. La squadra aveva avuto a dicembre una settimana libera, ma al ritorno si erano presentati quasi tutti malati.

Lukaku ha fatto presente anche che, durante il match, Skriniar fu costretto ad abbandonare il campo perché non riusciva più a respirare a causa dell’influenza. Lo stesso attaccante belga si era ritrovato ad essere accaldato durante il riscaldamento di quel match. Situazione piuttosto particolare che ha scatenato l’ira dei tifosi juventini, in quanto quelli interisti avevano più volte accusato la Juventus di aver voluto giocare il match contro l’Inter dell’8 marzo nonostante la situazione di estrema emergenza sanitaria.

Addirittura gli interisti avevano additato Rugani come una sorta di untore, anche se poi per fortuna solo Matuidi e Dybala sono risultati positivi al Coronavirus. Dopo quindi le dichiarazioni recentissime di Lukaku, i tifosi juventini hanno iniziato a scagliarsi contro quelli interisti e soprattutto contro la società nerazzurra, prendendo in giro prevalentemente Zhang che si era professato come paladino della salute.

Ci sono a questo punto molte domande a cui la società Inter dovrà rispondere, dopo queste esternazioni da parte di Lukaku, perché che il virus fosse in giro in Italia già nel periodo di dicembre era cosa risaputa, ma si è troppo sottovalutato un campanello d’allarme che poi è diventato in poco tempo una tragedia difficile da contenere. Sta di fatto che la reazione dell’Inter non è stata assolutamente positiva nei confronti di Lukaku, probabilmente il calciatore ha raccontato un aneddoto che doveva rimanere nelle quattro mura della Pinetina.