Sarri si emoziona allo Juventus Museum: posti altri 2 Scudetti nel tempio

L’onore di portare il trofeo dello Scudetto non poteva che toccare all’allenatore della squadra. E Sarri, di fronte a quella che ha definito una delle sale trofei più grandi d’Europa si è commosso. Vestito di tutto punto per l’occasione ha fatto trasparire l’emozione per un traguardo sognato da tutti gli allenatori. E nelle sue parole le difficoltà dello Scudetto più arduo. Vuoi perchè è il nono di fila con il terzo allenatore nella serie. Vuoi perchè è stato un campionato spezzato dal coronavirus, con una ripresa surreale a stadi vuoti, con partite ogni tre giorni e a luglio: poteva succedere di tutto come alla Lazio che è letteralmente implosa dopo la prima bellissima parte di campionato.

Sarri non ha fatto innamorare i tifosi perchè quel gioco spumeggiante offensivo non è arrivato ma bisogna riconoscerne i meriti. Alla prima stagione con una campagna acquisti probabilmente non delle migliori e una serie d’infortuni che hanno quasi dell’incredibile. Ha perso i due centrali Chiellini e Demiral per tutto l’anno per rottura del crociato. Lo stesso De Ligt ha subito la lussazione della spalla e vista l’emergenza ha posticipato l’intervento giocando col tutore. khedira infortunato quasi tutto l’anno, idem a tratti per Douglas Costa. Fuori quasi tutto l’anno De Sciglio.

Insomma Sarri forse qualche merito in tutte queste difficoltà ce l’ha.

Oltre allo Scudetto di Sarri è stato portato anche quello raggiunto dalle donne Juve: bravissime, imbattute, con soli due pareggi eil rammarico di non aver potuto concludere sul campo la stagione a causa del coronavirus.

 

https://www.youtube.com/watch?v=vav1pGnSJnE