Dybala si sfoga: soffrivo prima del gol, amo la Juve, voglio restare

Dybala a cuore aperto nel post partita, dichiara di amare la Juve, di aver sofferto per non riuscire a segnare, ha raccontato che tutte le storie sul rinnovo e le cifre astronomiche chieste dal suo procuratore sono false.

Poi Dybala ha parlato del tridente schierato nel secondo tempio e ha ammesso che si trova bene con Ronaldo e Morata ma che vorrebbe giocare dietro loro due per fare gioco e non a centravanti come lo schiera Pirlo.

Ecco le sue dichiarazioni:

IL GOL – «Penso che per noi attaccanti segnare ci dà tanta fiducia, io ne avevo bisogno. Era da tante partite che non ero sereno per giocare, non ero io, sono uno a cui piace toccare tanto la palla. Questo mi mancava tantissimo, spero possa darmi fiducia per le prossime partite. L’anno scorso ho fatto un anno incredibile, quest’anno sembrava tutto il contrario. Guardavo mille cose, oggi forse non ho fatto una grande partita ma questo gol mi da tanto. Io sereno? Se le prossime partite non tocco un pallone diranno di no, se continuo a far gol diranno di sì».

 

PIRLO – «Abbraccio con Pirlo? Con il mister ho un bellissimo rapporto, lui già parla poco, avere questo dialogo è bello. Ha parlato molto bene di me, gli devo dare ancora tanto».

CONTRATTO – «La questione contratto? Si è parlato tanto, si dicono tante cose che non sono vere. Si dicono tante cose, il mio procuratore è stato a Torino per tanto tempo ma non è stato chiamato. Sii parla di cifre e cose del genere, ma non è vero. Così si mette la gente contro di me, io faccio poche interviste, quando mi lasciano parlare lo faccio e cerco sempre di dire la verità. Il mio futuro? Io amo la Juventus. Io l’ho sempre detto, non parlo mai ma quando dicono cose che non sono vere mi fanno arrabbiare, dicono queste cose perchè vogliono mettermi contro i tifosi».

TRIDENTE PESANTE – «Io penso che con Morata e Ronaldo mi trovo bene, bisogna allenarci e il mister ci fa dare il massimo in quel ruolo. Il mister mi fa giocare come centravanti, a me piace muovermi e se c’è qualcuno davanti, io posso creare gioco».