Il Financial Times svela 1,2 miliardi di debiti per Suning: cosa rischia l’Inter

Il Financial Times, uno dei più stimati giornali economici del mondo ha svelato le cifre dell’indebitamento Suning e sono da paura, oltre 1,2 miliardi di dollari di debiti. E in mezzo c’è anche l’Inter di sua proprietà che ha bisogno di 200 milioni di euro alla svelta per far fronte alle scadenze verso i debitori.

La Figc le ha dato certamente una mano con lo spostamento del pagamento degli stipendi dal 16 febbraio a fine maggio.

Ma i suoi giocatori devono giocare senza essere pagati e senza sapere chi davvero li pagherà. E questa proroga non basta a colmare gli altri debiti in scadenza. Basti pensare che il Real attende il pagamento di Hakimi. Anche qui Marotta ha fatto miracoli, piegandosi a chiedere una proroga delle rate al 31 marzo.

L’Inter non può continuare a posticipare i suoi debiti e Suning alla svelta deve trovare una soluzione: al momento ha rifiutato l’offerta di BC Partners per 750 milioni ma entro marzo dovrà decidere la vendita o trovare i soldi e pagare.

Se l’Inter non dovesse risultare solvibile nel prossimo mese non basterà la proroga della Figc a salvarla da penalizzazioni. Nel biennio precedente Suning ha effettuato spese folli per la squadra ma col covid si è ritrovata senza liquidità, con perdite e debiti. Inoltre il governo cinese ha ordinato lo stop a investimenti nel calcio. Già la squadra cinese dello Jangsu di proprietà Suning ha visto i suoi giocatori fermarsi per il taglio agli stipendi e i calciatori stanno cercando di lasciare la squadra. Panorama che se continua così potrebbe presentarsi anche nella squadra nerazzurra.

Ieri la pagina ufficiale dell’Inter ha mostrato il nuovo logo della squadra in onore dell’anno del bue. Un logo in stile cinese che richiama anche quello del Torino. Ma forse la Società dovrebbe preoccuparsi della crisi finanziaria piuttosto che di cambiare il logo.