
E’ probabilmente il portiere più forte della storia del calcio, ha 43 anni ma ha una voglia di giocare superiore a quella di un debuttante. E così Gigi, in quella panchina dorata, non sta bene, anche se si tratta della Juventus. Come svela la Gazzetta sta pensando ad una svolta e sono due le strade che sta considerando.
La prima è quella di trovare un altro club, italiano o estero, dove guadagnarsi un posto fra i pali da titolare o da comprimario.
Poi c’è la seconda ipotesi, quella di dire addio al calcio: l’ultima partita in questo caso potrebbe essere il 19 maggio nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.
Buffon saluterebbe tutti dopo una carriera ricca di soddisfazioni e trofei, 10 Scudetti, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe.
La Juve è la sua casa naturale, non l’ha abbandonata nemmeno per andare in serie B. Ma lo ha fatto già una volta quando gli si prospettava di stare in panchina.
Quest’anno è rimasto probabilmente deluso dalle sole 10 presenze che Pirlo gli ha concesso.
E dire che Szczesny non è che sia stata questa saracinesca. Con l’addio di Buffon la Juve deve pensare in maniera concreta anche al ruolo di portiere. Al momento c’è la porta aperta Donnarumma ma il pedaggio lo decide Raiola e di solito non fa sconti.
In realtà per molti tifosi ci sarebbe anche una terza squadra che è quella di restare come Dirigente nella Juventus.
Non sarebbe solo una scelta romantica ma anche utile per la Juve. Buffon in tutti questi anni ha sempre dimostrato carisma, serietà e abnegazione.