Pirlo vince il secondo trofeo e rilancia: “Mi riconfermerei, amo questo club”

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La Juventus non fallisce la finale di Coppa Italia: i bianconeri portano a casa il secondo trofeo stagionale, battendo al Mapei Stadium l’Atalanta di Gasperini. 2-1 il risultato a favore degli uomini di Pirlo, trascinati da Kulusevski (autore di un gol e di un assist) e da Chiesa, autore del gol vincente. Ora per per la Juventus c’è da giocare l’ultima giornata di campionato e provare ad agguantare in extremis un posto in Champions League: e chissà che poi Pirlo non possa, a sorpresa, guadagnarsi la riconferma per il prossimo anno.

Proprio il “maestro” è stato intervistato dalla Rai dopo la premiazione: “Volevamo portare questa coppa a casa, la stagione non è stata positiva ma ci siamo ricompattati e vinto il secondo trofeo stagionale, battendo un’altra grande squadra. Chiesa quasi sostituito prima del gol? Non era al meglio, ha lottato e si è meritato la soddisfazione di segnare il gol della vittoria”.

A Pirlo è stato chiesto poi un parere su un inizio di partita non entusiasmante: “Dovevamo essere più aggressivi, lo abbiamo fatto nel secondo tempo. Cuadrado non riusciva a prendere alto Gosens. Quante difficoltà nel primo anno da allenatore? Tante, altrimenti non eravamo quinti in classifica. E’ una bella vittoria ma non cancella gli alti e bassi. Il bello del calcio è anche questo: ci sono queste soddisfazioni anche quando i risultati non sono sempre quelli che ti aspetti”.

Poi la domanda cruciale: “Ti riconfermeresti? Sì, senza dubbio. Amo allenare, amo questo club, poi ovviamente decide la società. Nel corso dell’anno abbiamo mantenuto la stessa struttura in fase di costruzione, quello che è mancato è stata la determinazione nelle partite contro gli avversari più abbordabili. Questo ci porta a dover giocare l’ultima giornata da quinti. Cosa fare in vista della prossima stagione? E’ prematuro, prima dobbiamo pensare a cosa accadrà domenica. Cosa mi aspetto dall’Atalanta contro il Milan? La solita intensità che hanno mostrato negli ultimi anni, non siamo di certo noi a dover dire all’Atalanta come giocare. Le voci sugli altri allenatori? Non leggo i giornali, mi concentro sul lavoro in settimana e su quello della domenica, so già cosa può esserci fuori dal campo come conseguenza di ciò. Lo spogliatoio? Mai avuto problemi coi ragazzi, era soltanto gossip. Hanno dato sempre il 100% e per un allenatore è una grossa soddisfazione”.