Possibile Danilo a centrocampo: le anticipazioni di Pirlo contro il Bologna

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 18: Head coach of Juventus Andrea Pirlo speaks with the media during an Juventus press conference ahead of the TIMVISION Cup Final between Atalanta BC and Juventus on May 18, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images for Lega Serie A)

Pirlo ha parlato in conferenza pre Bologna, si è detto tranquillo e motivato e ha anche svelato la possibilità di schierare Danilo a centrocampo.

Ecco le dichiarazioni del Mister:

GIOCATORE CHE PIU’ L’HA IMPRESSIONATO – «Quello che magari conoscevo meno è Danilo. Da averlo visto l’anno scorso alla Juve a vederlo dal vivo mi son bastati due allenamenti per capire quello che volevo io in mezzo al campo. Gli ho sempre dato grande fiducia».

ULTIMA DI RONALDO – «Io lo vedo ancora bianconero. L’ha dimostrato anche l’altra sera, ha giocato con sacrificio. È concentrato su domani poi il resto ci sarà tempo per parlarne».

DANILO TITOLARE A CENTROCAMPO – «Abbiamo l’allenamento oggi pomeriggio e poi decideremo cosa fare».

BUFFON – «La Juventus, ma tutto il movimento calcistico, perde un monumento del calcio. Non solo per quello che è Gigi in campo ma anche fuori. È un dispiacere per tutti. Ho avuto la fortuna di stare con lui da quando ho 15 anni: per me è ancora più ammirevole vederlo tutti i giorni con la voglia di un ragazzino».

DISTRAZIONI DAGLI ALTRI CAMPI – «Non dovrebbe essere un nostro problema perché noi dobbiamo pensare a vincere la partita. È molto difficile contro una squadra che vuole vincere al 100%. Noi dovremo affrontarla con la giusta umiltà e concentrazione altrimenti rischi di andare incontro a brutte sorpresa».

JUVE PIU’ BRASILIANI – «Rientrerà Alex Sandro, ci sarà a disposizione Arthur. Brasiliani ci sono sempre stati».

PROBLEMATICHE NELLO SPOGLIATOIO? – «Noi parliamo di tutto ma di problematiche non ne abbiamo mai discusse perché non ce ne sono mai state nello spogliatoio, a parte dopo le sconfitte. Non credo si riferisse ad altor».

BONUCCI NON DOVEVA GIOCARE – «Non è stata pre-tattica, era al limite. Ha giocato fasciato con un’infiltrazione. Non è al meglio ma ci teneva tantissimo a giocare. Non è da tutti entrare con un ginocchio ballerino: dobbiamo ringraziarlo perché ci ha messo tutto sé stesso».

BOLOGNA – “Come ha recuperato la squadra? La squadra ha recuperato bene, le vittorie ti aiutano a recuperare meglio. C’è ancora adrenalina nei giocatori, questo ti porta a un recupero più veloce. Il Bologna è un’ottima squadra, l’ha dimostrato, gioca a calcio, crea tanto, ha ottimi giocatori e pure giovani. Sarà una partita difficile come all’andata. Giocano per far gol, per attaccare. C’è da stare attenti”.

QUANTO CI CREDE L’AMBIENTE – “Ci crediamo tanto, eravamo morti dopo il Milan e invece ci hanno fatto rialzare, ci siamo rialzati da soli ma anche i risultati ci hanno dato modo di rivivere. Abbiamo questa possibilità, dobbiamo pensare alla partita per vincere, fare una grande gara e poi vedere cosa accade. Non dobbiamo avere rammarico a fine gara, pensare solo ai tre punti. La pressione c’è sempre stata, la vittoria ti dà entusiasmo, adrenalina, dobbiamo cavalcare il momento”.

EQUILIBRIO – “Se sono pentito di non averlo trovato prima? Ma no, pentito no. Kulusevski, guardando la stagione, ha quasi sempre giocato. Da esterno, trequarti, uno dei più utilizzati Nelle ultime partite ho fatto delle scelte in base alle squadre da affrontare. Ritenevo Dejan più adatto per quello che volevamo proporre in campo. Domani partita diversa contro una squadra completamente diversa e potrebbero esserci altre soluzioni. Pentito no, magari ho scelto giocatori sbagliati in alcune partite e non ho fatto risultati, ma le scelte sono sempre state in base a ciò che cercavamo”.

MOTIVI PER ANDARE AVANTI – “Perché mi piace fare questo lavoro, è normale che uno si riconfermerebbe. Mi piace lavorare, avere quest’adrenalina, questa pressione. Se facciamo questo lavoro è perché hai bisogno di sentire il  sangue nelle vene per far succedere qualcosa di importante. Ho voglia di continuare, di lavorare per questa società. Lo farebbe chiunque”.

SODDISFAZIONI E DIFFICOLTA’ – “Soddisfazioni? Il rapporto con il gruppo, con i giocatori. Mi hanno dato disponibilità dal primo giorno, chi giocava di più e chi meno. Grande abnegazione per qualsiasi squadra. Cosa mi ha dato fastidio? I risultati, alla fine non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati a inizio stagione. Sono un allenatore esigente e vincente, lo sono sempre stato da giocatore, anche da allenatore voglio ripetere le stesse emozioni. Essendo stato un vincente voglio continuare a vincere. Quest’anno ho imparato tanto, sono successe tante cose che mi possono essere d’aiuto per il futuro”.

IL GIUDIZIO IN BASE A DOMANI – “Non credo che la società deciderà in base a domani. Si sono fatti un’idea durante la stagione, su ciò che è stato fatto quest’anno. Cosa è stato fatto bene, cosa male. Non si prendono decisioni in merito a un’ultima partita o a un risultato. Spetterà a loro decidere, vedremo cos’accadrà. Siamo concentrati su domani”.

A TESTA ALTA – “Sono sempre entrato a testa alta, nelle mie corde, nelle mie caratteristiche. Testa alta e petto in fuori. Ho sempre dato il massimo, fatto il mio lavoro al 100%. Non ho motivo per tenere testa bassa. Sono stato chiaro e netto con tutti, non devo dire niente a nessuno”.

APPROCCIO ALLA GARA – “Dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro al meglio, vincere è l’unico obiettivo che abbiamo. Poi vedremo gli altri campi. Dobbiamo concentrarci sulla nostra partita, il Bologna giocherà alla morte. Il Crotone, la Lazio, il Cagliari a San Siro: può succedere di tutto e dobbiamo preoccuparci della nostra gara”.