Spinazzola, critica alla Juve: “Pepita d’oro scambiata per un sasso greve”

Dalle pagine del Corriere dello Sport arriva una stoccata alla Juve per quello che sembra l’ennesimo rimpianto. Stiamo parlando di Spinazzola che la Juve ha scambiato con pellegrini e che contro la Turchia sulla sinistra è stato il migliore in campo.

E in effetti la fascia sinistra quest’anno è stato uno dei talloni d’Achille. Alex Sandro ormai non è più una certezza e Bernardeschi e Frabotta non si son mostrati all’altezza.

Con la Turchia Spinazzola ha difeso ma soprattutto asfaltato l’avversario anche in attacco. E averlo scambiato alla pari con pellegrini poi dato in prestito è davvero un’operazione inspiegabile.

Soprattutto in una fascia sinistra dove la Juve ha preferito tenere Bernardeschi che non ha mai pienamente convinto.

Non sono pochi negli ultimi anni i colpi che la Juve probabilmente doveva gestire diversamente. Per menzionarne un altro basti pensare a Romero comprato a 26 milioni e scaricato in prestito all’Atalanta con un diritto di riscatto a 16 milioni. Oggi Romero, dopo la grande stagione, ha una valutazione di almeno 40 milioni.

La Juve oggi potrebbe avere un reparto difensivo pieno di giovani di talento mentre si ritrova ancora a dover rinnovare per l’ennesimo anno il contratto di Chiellini che se pur forte è sempre molto soggetto a infortuni. Con lui anche Bonucci per una coppia brava ma ai limiti come età.

Ecco la dichiarazione di Giancarlo Dotto:

In quel primo tempo rognoso latitavano le soluzioni utili, il Bonucci che detta palla da dietro, Barella e Locatelli che non trovano corridoi, Immobile e Berardi che non trovano spazi. L’unica soluzione per quarantacinque minuti è sembrata lui, l’uomo a sinistra, Spinazzola. Il calciatore che nessuno voleva. Non l’ha voluto la Juve. Non l’ha tenuto Gasperini. Se ne liberava la Roma, l’ha respinto al mittente l’Inter. La classica storia di una pepita d’oro scambiata per un sasso greve. Bravo lui a sbattere in faccia a tutti il suo talento».