L’Italia non si inginocchierà contro il razzismo: la spiegazione di Bonucci

Italia Galles, solo 5 giocatori si inginocchiano contro il razzismo, ovvero Belotti, Bernardeschi, Toloi, Pessina, Emerson. Mentre i britannici al completo hanno effettuato il gesto. Il giorno dopo fu polemica. Con l’Austria l’Italia sarà unita ma non ha comunicato la richiesta di effettuare il gesto, come richiesto dalla procedura.

Come tutti ormai sapranno è il gesto scelto per manifestare il proprio dissenso contro il razzismo. Nato negli Usa si è ormai diffuso in tutti gli sport compreso il Calcio per dare solidarietà al movimento Black Lives Matter, cioè le vite dei neri contano. Il gesto ha presto sempre più piede dopo l’omicidio brutale quanto inutile di Floyd col ginocchio del poliziotto sul collo della povera vittima per più di 9 minuti.

Ieri Bonucci ha annunciato in conferenza che l’Italia stavolta avrebbe preso un’univoca posizione e non a macchia di leopardo come col Galles. Ha spiegato che ne avrebbero parlato in serata in Hotel ma è trapelato che gli azzurri avrebbero scelto di non inginocchiarsi contro l’Austria che dovrebbe comportarsi allo stesso modo. Ma se nelle prossime partite qualche squadra lo farà, l’Italia potrebbe partecipare per sensibilità.

Inutile dire che i tifosi sono spaccati. La motivazione di chi vorrebbe vedere gli azzurri sul ginocchio è chiara: il razzismo è una piaga della Società ed è giusto che il Calcio visto e emulato da milioni di persone compia un piccolo gesto, simbolico ma dal grande messaggio di civiltà. Una questione di responsabilità civile a cui i Calciatori non debbono fuggire. Lo stesso Marchisio ha criticato il fatto che gli azzurri non si fossero inginocchiati contro il Galles.

Poi ci sono i contrari e non sono pochi come testimoniano i fischi all’Inghilterra dallo Stadio al momento del gesto.. Non voler mettersi in ginocchio non significa naturalmente essere razzisti, le motivazioni potrebbero essere diverse: c’è chi vuole lo sport fuori da tutto, chi non vuol essere obbligato a fare un gesto imposto da terzi, chi non accetta proprio il gesto di inginocchiarsi e preferirebbe qualcos’altro come una mano sul petto ad esempio.

C’è anche chi vorrebbe una scelta libera e individuale come col Galles piuttosto che uniformare tutta la squadra.