L’allenatore dell’Inghilterra ha spiegato ai tifosi inglesi che non devono fischiare l’inno italiano perchè produrrebbe l’effetto opposto ovvero quello di caricare gli avversari.
Stasera per lìItalia sarà una partita fuori casa e contro un pubblico che canterà e strillerà tutto il tempo. Gli inglesi sperano proprio che sia il tifo a fare la differenza.
Ecco le parole dell’allenatore inglese ai tifosi di Wembley che ha anche chiesto ai tifosi di farsi sentire con fischi e booo durante il match:
È importante che i nostri tifosi rispettino sempre gli avversari e sappiamo anche che se, quando giochiamo fuori, i supporter rivali fischiano il nostro inno questo ci dà ancor più carica. Quindi non credo che se a farlo siamo noi inglesi ciò aiuti la squadra”.
Possiamo intimidire i rivali con fischi e ‘booo’ durante la partita, ma gli inni nazionali vanno sempre rispettati”.
In realtà Southgate avrebbe dovuto dire che è spregevole fischiare l’inno Nazionale perchè rappresenta il suo popolo e non perchè caricherebbe gli avversari.
Per non parlare del fatto che un popolo che si vanta di essere così civile ha ancora bisogno di queste raccomandazioni.
Sul fatto che in Inghilterra sia ormai un tormentone la frase “Football is coming home”, ovvero il Calcio sta tornando a casa sua. Vantandosi di aver inventato questo sport:
Non l’ho voluto sentire per 25 anni perché mi faceva male. Messaggio un po’ arrogante? Devi conoscere gli inglesi e la nostra storia per apprezzarlo, non c’è nulla di offensivo. Sicuramente c’è una grande atmosfera nel nuovo Wembley, è dove abbiamo iniziato tutti qualche anno fa: dà un’energia incredibile ai ragazzi, ci aiuta molto. È stato bello ricevere una lettera dalla Regina e dal Primo Ministro, è un segnale di grande riconoscenza per noi”.