
Che alla Juve si scherzi poco con la disciplina è risaputo e oggi è arrivata l’ulteriore conferma. Fagioli, Frabotta e Di Pardo si sono concessi il lusso di arrivare in ritardo all’allenamento. Allegri li ha sanzionati mettendoli fuori dall’amichevole col Cesena.
Un vero peccato considerando che si contano sulle dita di una mano le occasioni che hanno i più giovani per mettersi in mostra. Oggi i big erano assenti e avrebbero avuto 90 minuti per convincere Allegri a trattenerli alla Juve.
E così hanno guardato la partita da fuori, nemmeno in panchina con gli altri.
Così facendo non è improbabile che prendano presto le valigie per andare a giocare altrove.
Dispiace perchè sono tre giovani e italiani e farebbe piacere vederli in prima squadra.
Facile fare giustizialismi ma se si pensa a Ronaldo che a 36 anni, super titolato, è ancora il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo a lasciare il campo, le riflessioni vengono da sè.
Al contrario l’altro giovane atteso, il texano Mckennie si è fatto trovare pronto ed è già andato in gol. Lo scorso anno con la sua corsa, i suoi inserimenti e gol è stato una bella sorpresa. Quest’anno dovrà continuare su quella strada e adattarsi alle richieste del nuovo allenatore.
Anche lui lo scorso anno andò in panchina per una festa galeotta denunciata per violazione covid.
Per giocare nella Juve ci vogliono tante qualità ma di certo la serietà è un presupposto per le altre.
Da segnalare un talentino che in partita si è fatto davvero notare. Dybala era assente per un affaticamento e al suo posto sembra sia stato schierato un giovane clone. Parliamo del diciottenne argentino Soulè, che dal suo sinistro a giro con cui ha segnato alle movenze ricorda davvero Paulo.
E nel suo curriculum ci sono già diversi gol su punizione, arma che è mancata alla Juve lo scorso anno.