
Ieri è stata la prima di Allegri e la partita ha riservato qualche piacevole sorpresa. Con i big ancora assenti è toccato ai giovani strapazzare il Cesena per tre a uno.
C’era tanta attesa per Fagioli che doveva guidare il centrocampo con Mckennie. Ma l’italiano è stato messo fuori squadra con Frabotta e Di pardo per un ritardo in allenamento.
Ma son bastate poche giocate per attirare l’attenzione dei tifosi bianconeri. Ad ala destra un argentino semi sconosciuto Matias Soulè di soli 18 anni e arrivato alla Juve da poco più di un anno.
Chi si era collegato in ritardo non sentendo la formazione ha rischiato di scambiarlo per Dybala a cui somiglia molto nelle movenze e nel gioco.
Tanto che il suo gol arriva da fuori area col classico tiro a giro. Il giovane ha mostrato fantasia, qualità e personalità. Ogni volta che prendeva palla, dopo un qualche finta che disorientava il difensore provava il passaggio filtrante o s’incuneava col dribbling.
Suo anche l’assist per Mckennie. E ieri non ha potuto mostrare il suo tiro su punizione con cui scavalcando le barriere va spesso in gol. E sappiamo quanto manchi alla Juve questa soluzione.
Naturalmente non bisogna esaltarsi troppo presto ma è giusto a guardare a chi già così giovane si fa notare. Troppe volte la Juve alla ricerca di facili plusvalenze si è fatta scapare ottimi talenti.
Diciamo che però l’affaticamento muscolare della Joya gli ha regalato l’occasione per far vedere che la classe c’è.
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