Mattia De Sciglio, croce e delizia (?) dei tifosi della Juventus. Il terzino classe ’92 e con alle spalle 39 presenze in nazionale (l’ultima nel giugno del 2019) è da sempre il bersaglio preferito degli appassionati bianconeri. Va detto che le sue annate allo Stadium sono sempre state caratterizzate da professionalità e impegno, ma dal club si è sempre atteso un upgrade sugli esterni che non è, invece, mai arrivato.
La scorsa estate, la svolta: il Lione lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto e, con l’Olympique, De Sciglio è “rinato”. Buonissima la stagione in Ligue 1, tanto che in molti davano per scontato il riscatto dei transalpini. Che, però, non è arrivato.
L’ex Milan si è così rituffato nell’ambiente bianconero, ritrovando il tecnico che negli anni più di tutti ha creduto in lui. De Sciglio ha scalato le gerarchie in ritiro, giocato le amichevoli da titolari e, ad oggi, è lui il favorito per essere il vice-Alex Sandro. Dalla sua c’è, come detto, la stima del tecnico e la possibilità d’impiego su entrambe le fasce.
La Juve, di fatto, lo ha tolto dal mercato. Partirà con ogni probabilità Luca Pellegrini: il classe ’99 è da tempo l’erede designato del brasiliano, nel ruolo di terzino sinistro, ma gli infortuni ne hanno frenato l’ascesa. Lo scorso anno, ad esempio, Pellegrini è riuscito a mettere assieme appena 11 presenze al Genoa. Per lui l’ipotesi prestito torna d’attualità: diversi club di Serie A sono interessati e Allegri lo ritiene meno affidabile di De Sciglio. Vedremo se la mossa si rivelerà quella giusta nel corso della stagione.