
Cristiano Ronaldo è ufficialmente un caso: il portoghese, già in panchina ad Udine, questa mattina ha abbandonato in anticipo l’allenamento, ufficialmente per un colpo al braccio (ne abbiamo parlato qui, poco fa). Quasi superfluo sottolineare che le voci relative ad una cessione imminente si sono ulteriormente moltiplicate.
Ieri, d’altronde, è stata una giornata significativa. Di Ronaldo si è parlato in ottica PSG, che comincia a considerare la cessione di Mbappé al Real Madrid, ed è bastato un tweet di un ex dirigente di una società qatariota di Al Khelaifi, proprietario del PSG, per scatenare il putiferio: la persona in questione, non un familiare dell’emiro, ha postato l’immagine di Messi, Neymar e Ronaldo accompagnata da un emblematico “forse” in diverse lingue.
Ma la vera novità delle ultime ore riguarda proprio la volontà del giocatore. Cristiano Ronaldo spingerebbe per un ritorno in Premier League e a Manchester, stavolta sponda City. I contatti coi “citizens” sono stati smentiti in diverse occasioni, ma ieri anche ‘L’Equipe’ ha rilanciato la voce, aggiungendo anche qualche particolare sulla trattativa. Guardiola non ha ancora perso le speranze di avere Kane ma ogni giorno che passa il centravanti inglese si allontana e l’ipotesi Ronaldo è decisamente affascinante per diversi motivi.
La Juventus, tramite il lavoro di Mendes (agente del giocatore e in questo caso intermediario), chiederebbe 29 milioni di euro, ovvero la cifra che pesa a bilancio nell’ultima stagione di Ronaldo in bianconero. Si starebbe studiando anche la possibilità di inserire Bernardo Silva, fantasista portoghese reduce da un Europeo non brillante ma sul cui valore assoluto non ci sono dubbi. Tutte ipotesi che la Juventus vede di buon occhio ma c’è un ostacolo fondamentale: il tempo.
Manca meno di una settimana alla chiusura del calciomercato estivo e un’operazione di tale portata è composta da una serie di dettagli difficilmente risolvibili in così pochi giorni.