Chissà, potrebbe essere stata la partita della svolta: per una sera, si è rivista la Juve di una volta, combattiva, attenta e mai superficiale. Contro il Chelsea, contro i campioni d’Europa in carica, Max Allegri ha finalmente ritrovato lo spirito della sua vecchia Juve, quella che ha dominato in Italia ed è andata vicinissima anche alla Champions, in due occasioni.
L’1-0 rifilato ai “blues” ha inoltre permesso di ipotecare il passaggio del turno: certo, la doppia sfida con lo Zenit non va presa sotto gamba, ma c’è la sensazione che dopo le due vittorie di fila, rocambolesche, in campionato, questa Juve abbia intrapreso finalmente la retta via. Non va neppure dimenticato che, al netto delle critiche ricevute per la prestazione definita rinunciataria, Allegri ha indovinato le mosse in attacco: privo di Morata e Dybala, il tecnico toscano ha lanciato Bernardeschi falso centravanti. Federico lo ha ripagato con una prestazione generosa e impreziosita dall’assist per il gol partita siglato da Chiesa.
Erano passati appena dieci secondi dall’inizio del secondo tempo e proprio due degli uomini più criticati da tifosi e giornalisti, Rabiot e Bernardeschi, hanno dato il là all’azione del vantaggio. Certo, poi è stato il meraviglioso sinistro di Federico Chiesa, ormai calciatore di statura internazionale, a far esplodere il pubblico dello Stadium e due telecronisti che hanno fatto vibrare le loro corde vocali: Francesco Repice e Claudio Zuliani hanno vissuto con grandissima partecipazione il gol della vittoria e, più in generale, tutto il match. Che, lo ribadiamo, rischia di essere un autentico spartiacque nella stagione juventina.