Nuovi retroscena sull’addio di Cristiano Ronaldo alla Juve

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo

Ad ormai due mesi dall’addio di Cristiano Ronaldo iniziano ad emergere le prime reazioni avvenute nell’ambiente spogliatoio con la sua partenza. Sia Chiellini che Bonucci hanno evidenziato le difficoltà emotive nel riuscire a riprendersi da questa decisione improvvisa presa dal portoghese che, a detta dei due difensori italiani, doveva andare via molto prima e non destabilizzare in questo modo lo spogliatoio.

Cristiano Ronaldo ha generato numeri alla Juventus, ha siglato 101 gol in 134 partite, cose sicuramente importanti, seppur a livello umano non sia mai stato effettivamente un uomo spogliatoio. Tale retroscena è emerso dalle pagine odierne di TuttoSport, perché tutti sapevano che Cristiano Ronaldo non fosse considerato come un calciatore uguale agli altri.

Il problema era chiaramente il suo atteggiamento, sempre al di sopra di ogni cosa, con lui insomma erano spariti dei valori che fino ad allora avevano reso importante il gruppo Juventus. Non c’era più uguaglianza, ma soprattutto mancava umiltà ed unità. TuttoSport parla di “sgretolamento delle tre U” ed effettivamente è parso a tutti questo cambiamento importante all’interno del gruppo Juventus con l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Un campione di questo calibro è stato sicuramente una fortuna averlo alla Juventus, ma per lo spogliatoio non è stato assolutamente semplice riuscire ad accettare questo senso di netta superiorità che lo avvolgeva.

Non c’era più quell’equilibrio tra le parti, era evidente come mettesse in soggezione agli altri compagni di squadra ed il suo addio, seppur avvenuto in maniera brusca, alla fine si è rivelato un sospiro di sollievo. La squadra però ha dovuto metabolizzare questo nuovo cambiamento, ha avuto uno scossone emotivo che lo stesso Allegri inizialmente non è riuscito a gestire. Ora tutto è diverso, si è ritornati al gruppo spogliatoio unito ed umile, dove tutti si sentono uguali e sullo stesso piano.