Aaron Ramsey è palesemente un corpo estraneo a questa Juventus. Allegri ha accantonato presto gli esperimenti, all’ex Arsenal era stata data qualche opportunità ad inizio stagione ma l’andazzo è stato identico a quello delle ultime due stagioni: presenza impalpabile in campo, poca personalità e feeling zero con ambiente e compagni.
E’ inutile negare che i giudizi su Ramsey siano stati pesantemente condizionati anche dal suo ingaggio, spropositato: 7.5 milioni di euro a stagione netti per il gallese, uno sproposito visto il contributo nullo nei due anni e mezzo a Torino. La Juve, alle prese con una drastica riduzione del monte ingaggi, già in estate ha provato in tutti i modi a “liberarsi” del classe ’90, senza riuscirci. La situazione, però, potrebbe radicalmente cambiare a gennaio.
In queste ore si parla con insistenza di due scenari. Il primo è relativo alla rescissione del contratto: Ramsey rinuncerebbe sì al lauto stipendio che percepisce a Torino (ha un contratto valido fino al 2023) ma avrebbe la possibilità di pianificare meglio il suo futuro e il rilancio della sua carriera, in Premier League. E i segnali di insofferenza che il giocatore lancia sempre più spesso quando è in Nazionale sono un chiaro indizio in questo senso.
C’è poi anche un’altra possibilità, la Roma. Mourinho vuole anticipare la rivoluzione dell’organico giallorosso già a gennaio, Ramsey è un profilo che gli sarebbe gradito. I giallorossi potrebbero prelevarlo in prestito per sei mesi, pagando solo il 60% dell’ingaggio, ovvero 1.5 milioni di euro. Che rappresenterebbero comunque un risparmio importante per la Juventus. Difficile, invece, che nell’operazione possa rientrare il giovane spagnolo Gonzalo Villar: il centrocampista troverebbe poco spazio in bianconero e ha già mostrato di avere ancora troppi limiti dal punto di vista caratteriale.