
Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della sera, parlando anche del periodo bianconero, quello che gli ha permesso di farsi notare a livello mondiale. Il calcio che conta ha infatti iniziato ad interessarsi ad Ibrahimovic quando lo svedese fu acquistato dalla Juventus di Moggi e non poteva non rispondere alla consueta domanda sugli scudetti revocati. Ibra ha le idee molto chiare a riguardo, lui non ha vinto 11 scudetti, ma bensì 13 perché quelli conquistati con la Juventus nessuno glieli può togliere.
Quella squadra era superiore in tutto e per tutto, non aveva assolutamente rivali. A detta di Ibrahimovic quegli scudetti con la Juventus sono stati conquistati attraverso grande fatica, sudore, sofferenza, infortuni e gol. Il campo ha parlato chiaro e per lui quei due scudetti sono e restano della Juventus. Parlando poi di Moggi ha voluto evidenziare come con lui sia stato veramente il top, nonostante fosse una persona che incuteva molta soggezione, anche se a lui no, un po’ come Berlusconi.
Ne ha fatta di strada da allora Ibrahimovic ed ancora oggi ad ormai quarant’anni dimostra di essere un vero campione, un calciatore che non è mai domo e sempre alla ricerca della vittoria. I suoi gol sono ancora decisivi, la sua carriera è stata lunga e ricca di soddisfazioni, ma di certo non dimenticherà mai gli anni trascorsi in bianconero.
Nella sua crescita come professionista è stato molto importante anche Capello che, proprio durante il periodo alla Juventus, gli ha insegnato a badare ai gol, un allenatore che lo massacrava in continuazione, atteggiamento che lo ha aiutato ancor di più a crescere. Come quindi per tutti gli juventini, anche per Ibrahimovic gli scudetti conquistati con la maglia bianconera li sente fortemente suoi e nessuno glieli potrà mai togliere.