
Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: è questo il responso degli esami strutturali cui Federico Chiesa è stato sottoposto questa mattina. Tradotto: quello che probabilmente oggi è il miglior giocatore a disposizione della Juve (e della Nazionale) dovrà operarsi (già domani) e restare fuori per i prossimi 6 mesi. Stagione finita, dunque, una notizia pessima per i bianconeri in piena rincorsa per un posto in Champions League.
Il k.o. di Chiesa impone doverose riflessioni in sede di mercato: al di là dei numeri, non entusiasmanti in questa stagione (4 gol e 2 assist, uno proprio ieri a Dybala, in 18 partite), l’esterno d’attacco ha un peso specifico in campo di enorme rilevanza. Insomma, sostituirlo dal punto di vista qualitativo è una missione quasi impossibile ma c’è bisogno di soluzioni alternative per Allegri.
Non è un mistero che la Juventus non abbia grosso margine operativo sul mercato e la prima soluzione è forse anche quella più logica: Dejan Kulusevski era dato in uscita ed ora trova in modo quasi inaspettato una seconda e grossa opportunità di dimostrare di meritare la Juve. Nonostante qualche dubbio di Allegri sul ruolo (poche volte ha schierato lo svedese da esterno in attacco), “Kulu” potrebbe essere il sostituto in casa che risolverebbe subito la questione. C’è un però: in caso di offerta ritenuta conveniente (oltre i 30 milioni di euro) e secondo alcuni probabile (c’è il Tottenham), difficilmente la Juve avrà la forza di rifiutare.
Certo, ci sono i vari Bernardeschi, Cuadrado e anche McKennie che possono occupare quella posizione, ma si tratta di soluzioni tampone. Così come è complicato pensare ad un nuovo cambio modulo di Allegri. Ricorrere al mercato resta così la soluzione più probabile.
Sono tre i nomi che più interessano alla Juve, oltre la boutade Berardi (pista francamente non percorribile, soprattutto a gennaio). C’è Divock Origi, belga in scadenza col Liverpool e protagonista quest’anno di sole 10 apparizioni nell’undici di Klopp. Potrebbe salutare la Premier anche Anthony Martial: il 26enne francese è strachiuso nell’attacco del Manchester United, ha un contratto fino al 2024 e la Juventus potrebbe quindi provarci per un prestito, anche se parliamo di un ingaggio con cifre proibitive. Infine, Ousmane Dembelé: contratto in scadenza a giugno col Barcellona, rinnovo in salita visti i noti problemi economici dei catalani. Dembelé è tornato da poco dopo un lungo infortunio ma non ha ancora convinto: per le sue caratteristiche tecniche sarebbe un colpo clamoroso per la Juve, specie in una sessione invernale di calciomercato, ma anche in questo caso l’ostacolo più alto è rappresentato proprio dallo stipendio del calciatore. E’ un fronte aperto e senza dubbio suggestivo: la Juve avrà la forza per approfittare di un’occasione di mercato così ghiotta?