Ramsey sempre più assurdo: rifiutate tutte le offerte, Juve spalle al muro

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Comincia ad assumere davvero i contorni dell’assurdo la vicenda che riguarda Aaron Ramsey. Il centrocampista gallese è ormai da settimane soltanto formalmente un calciatore della Juve: i bianconeri spingono per la cessione, Allegri lo ha messo ai margini della prima squadra senza faticare neppure troppo visto che l’ex Arsenal è perennemente alle prese con problemi fisici.

Il problema, come noto, è il maxi-ingaggio che il classe ’90 percepisce a Torino: 7 milioni di euro, più uno di bonus, netti a stagione, uno sproposito se si pensa a quello che (non) ha dato in campo in queste due stagioni e mezza in bianconero. C’è di più: Ramsey ha ancora un anno e mezzo di contratto e questo dettaglio lo mette in una posizione di grande forza relativamente ad una cessione. Ramsey può scegliere in tutta calma e l’impressione è che lascerà l’Italia solo quando troverà non solo un club di prima fascia interessato a lui ma anche un ingaggio molto simile a quello attuale. Insomma, un’impresa ai limiti dell’impossibile, a questo punto della sua carriera.

La Juventus, per accelerare la sua partenza, ha aperto ad una cessione definitiva con formule particolarmente vantaggiose per l’eventuale acquirente. Non solo: a Cherubini ed Arrivabene andrebbe bene anche una partenza in prestito, a patto che la parte residua dell’ingaggio di questa stagione (4,67 milioni di euro) sia a carico del club interessato.

Ramsey, però, ci mette del suo: ha già rifiutato il Burnley, le ultime indiscrezioni parlano di un “no” anche al Crystal Palace (che pure sembrava molto vicino al gallese), mentre il Newcastle ha deciso di non affondare per il momento, preferendo virare su altri obiettivi a centrocampo.

Così, a una settimana dalla fine di questa sessione di mercato, la possibilità di ritrovarsi a carico un ingaggio monstre per almeno altri 6 mesi senza ricevere in cambio qualcosa di concreto sul piano sportivo è concreta. Quest’anno Ramsey ha disputato 112 minuti ufficiali: tradotto, per ogni minuto in campo ha guadagnato quasi 42mila euro. Qualcosa davvero di incredibile.