
Nove punti in meno rispetto allo scorso anno quando la Roma, col vituperato Fonseca in panchina, era addirittura in piena lotta per un posto in Champions League: è questo il tragico bilancio della prima stagione di Mourinho nella capitale. Sono tanti i numeri che inchiodano il portoghese, reduce dagli esoneri dal Manchester United e dal Tottenham e considerato da tanti un “ex-allenatore”. Un altro dato davvero incredibile: per media punti, solo cinque allenatori hanno fatto peggio di Mourinho alla guida della Roma nel nuovo millennio: lo “special one” è dietro Spalletti, Garcia, Ranieri, Di Francesco, Capello, Andreazzoli, Montella e, appunto, Fonseca.
A tutto ciò si aggiunge una rosa che non è stata valorizzata, anzi (le sfuriate pubbliche non hanno fatto altro che svalutare i cartellini di molti giocatori), un gioco assente (questa è una costante nella carriera di Mou), alcune batoste storiche (resterà leggendario il 6-1 rimediato dal Bodo-Glimt) e più in generale un’insofferenza che si manifesta in ogni momento.
Come spesso accaduto in passato, Mourinho nasconde le magagne della sua gestione spostando l’attenzione dei media e dei tifosi verso gli arbitri. A Roma perdonano così il mediocre rendimento della Roma e lo striminzito pareggio col Verona all’Olimpico soltanto perché il lusitano si è reso protagonista dell’ennesimo show a bordocampo.
Dopo tanti anni, però, questi teatrini diventano grotteschi e i particolari che sono emersi in queste ore sono davvero agghiaccianti. Mourinho, espulso dall’arbitro Pairetto dopo il gol del 2-2, rischia addirittura tre giornate di squalifica. Ha mimato il cellulare, ma cosa voleva dire? Ecco svelato l’arcano: “Ti ci hanno mandato apposta, ti ha mandato la Juve!”. Gli ispettori federali non hanno potuto fare altro che mettere tutto a referto. Cosa c’è di meglio di tirare in ballo la Juve anche quando è distante centinaia di km per nascondere i propri fallimenti?