Le due facce del VAR quando gioca la Juve: troppo zelante o totalmente assente

rabiot

Alla fine sono arrivati i tre punti, col Cagliari, e così è passata sotto silenzio l’ennesima decisione sciagurata del VAR contro la Juventus. Possiamo definire “sfortunata” la stagione della Juventus da questo punto di vista ma gli episodi cominciano ad essere davvero tanti, oltre che insopportabili.

Quello che più lascia perplessi è la gestione a due facce dello strumento tecnologico: in Sardegna, ad esempio, è apparsa oltremodo zelante la ricerca del tocco di mani (???) di Rabiot, decisiva poi per annullare la rete di Pellegrini. La decisione è apparsa a molti decisamente eccessiva ma, ripetiamo, è il confronto con quanto accaduto in altre partite a stridere, e tanto.

Una settimana fa, ad esempio, il VAR non ha dato segni d’esistenza nell’ormai celeberrimo contatto Zakaria-Bastoni, così come nell’entrataccia di Lautaro che doveva portare al secondo giallo e di conseguenza all’espulsione dell’argentino. E come dimenticare il fallo di mani di Dries Mertens non sanzionato durante Juve-Napoli di inizio gennaio? E vogliamo parlare anche di Messias-Morata nell’ancora più recente Milan-Juve?

Sono tutte situazioni in cui il VAR poteva intervenire ma che inspiegabilmente (o forse no…) sono passate sotto silenzio. Al contrario, quando si è trattato di penalizzare la Juventus, ecco che il VAR si è dimostrato particolarmente scrupoloso, oltre che tempestivo. Dal club e dall’allenatore, come sempre, non ci sono proteste ufficiali: ma fino a quando questa situazione verrà tollerata mentre altri club e altri tecnici (come Pioli) protestano ormai anche sulle rimesse laterali a sfavore? Quando deciderà, la Juventus, di farsi sentire?