
In questi giorni è salito alla ribalta il caso plusvalenze, per intenderci i valori gonfiati di giocatori per sistemare i bilanci delle società. E se nel passato, nelle indagini simili, la FIGC non era mai entrata nel merito dei valori dei giocatori, stavolta ha addirittura chiesto l’interdizione per i Presidenti di Juve e Napoli.
Adesso lo stesso Presidente del Calcio Italiano Gravina ha dichiarato che “il Calcio deve cambiare e deve avere più sostenibilità”.
Juve e Napoli sono già al lavoro per smontare queste accuse. Ma di certo i problemi del calcio italiano non sono solo questi.
L’Italia, il cui sport più amato e seguito è il Calcio, è in piena crisi anche in campo. Incredibilmente è fuori dai Mondiali per la seconda volta consecutiva. Anche a livello di Club, le top italiane sono fuori dalla Champions e sono molto al di sotto delle rivali Inglesi, Spagnole e tedesche.
Per non parlare dei Calciatori italiani, fra cui non esistono più i grandi talenti del passato. E non se ne vedono nemmeno all’orizzonte.
E cosa dire di arbitri e Var i cui errori plateali stanno facendo perdere fiducia nei tifosi. Già colpiti dalle sentenze della giustizia sportiva che negli ultimi anni non sono state coerenti col regolamento.
Gravina fa bene a preoccuparsi delle plusvalenze anche se il grido di difficoltà economica è stato lanciato dalle squadre da diverso tempo. Prova ne è il tentativo a gamba tesa della Superlega.
Ma Gravina farebbe anche bene a risolvere anche gli altri ben evidenti problemi del Calcio italiano.