La rottura è ormai inevitabile: le strade di Paul Pogba e del Manchester United si divideranno a fine stagione. Intendiamoci, c’erano già poche possibilità di rivedere il “polpo” all’Old Trafford anche nella prossima stagione, visto il contratto in scadenza in giugno e la trattativa per il rinnovo mai decollata. Dopo sabato, però, queste possibilità si sono avvicinate ulteriormente allo zero.
Durante la partita di Premier League contro il Norwich, Pogba è stato sostituito da Rangnick: l’uscita dal campo dell’ex Juventus è stata accompagnata dai “buuu” del pubblico dell’Old Trafford, delusi da un’altra annata sottotono del centrocampista, tornato in panchina a testa bassa.
La contestazione non è finita lì: a fine partita, con le squadre dirette verso gli spogliatoi e col pubblico in festa per la vittoria dello United, Pogba ha pensato bene di provocare l’Old Trafford, portandosi le mani alle orecchie. Un gesto che ovviamente non è piaciuto ai suoi tifosi, la cui reazione è stata ancora più netta, con fischi da ogni settore dello stadio.
Resta ora da capire quale sarà il futuro del classe ’93. C’è chi sogna il ritorno di Pogba alla Juventus ma, obiettivamente, è un affare complicatissimo: l’ingaggio attuale da 15 milioni di euro netti a stagione non sarà un problema per il PSG, in pole per prendere Paul a parametro zero, lo è per la Juventus che ha fissato a 7.5 milioni di euro netti a stagione il tetto massimo per gli stipendi. Neppure il decreto crescita avvicinerebbe più di tanto i bianconeri alle richiesti del transalpino (15 milioni lordi, ovvero l’equivalente di 7.5 “normali”, corrispondono a 10 netti a stagione per chi proviene dall’estero).
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