Rocchi e Marotta spiegano come funziona la sala Var: insieme al corso a Lissone

Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi in occasione della presentazione alla stampa del centro Var della Lega di serie A realizzato a Lissone, Monza 4 Ottobre 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

Mai come quest’ano l’introduzione del Var ha creato polemiche arbitrali. Troppi interventi palesemente sbagliati nonostante la possibilità di rivederli con calma e più volte al rallenty.

In particolare le polemiche hanno riguardato episodi che hanno favorito la squadra nerazzurra. Torino è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Prima l’episodio del calcio di Ranocchia alla caviglia di Belotti. Sarebbe stato rigore netto per il Torino che poteva andare sul due a zero. Ma dal Var arrivò l’errore sostenendo che Ranocchia aveva colpito la palla. Così niente penalty netto contro l’inter che riuscì a pareggiare e portare a casa un punto.

Sempre a Torino ma stavolta contro la Juve il Var fu puntualissimo nel richiamare l’arbitro per far assegnare un rigore all’inter per il pestone di Morata sul piede di Dumfries.

Peccato che lo stesso Var toglieva un rigore netto alla Juve chiamando fuori area il fallo di Bastoni su Zakaria. Dalle immagini si vide chiaramente che l’impatto era in area. Una partita segnata dagli arbitri che ha anche segnato la rimonta bianconera e la classifica dell’Inter.

E i n mezzo a queste polemiche ieri si è svolto al centro Var il corso per Dirigente addetto agli arbitri che spiega loro come funziona il Var e le dinamiche della sala Var. Rocchi che ha tenuto il corso ha chiamato Marotta per un intervento nel corso. Un invito che era precedente alle polemiche.

Un invito che in questo periodo fa sorridere i tifosi più maliziosi. Già nel match contro la Roma aveva fatto discutere la foro di Gravina con la dirigenza interista.

Da anni si accusa la Juve di aiutini ma poi le immagini dal campo e fuori raccontano un’altra storia.