Vidal accusa il Calcio: Giochiamo troppo, non siamo degli schiavi

Inter Milan's Chilean midfielder Arturo Vidal reacts during the Italian Serie A football match between Inter and Empoli on May 6, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

L’ex centrocampista della Juventus si è lasciato andare ad uno sfogo contro il mondo del calcio. Secondo lui i calciatori ormai giocano troppe partite e bisognerebbe 2capire che il calcio dev”essere una festa e non il mercato degli schiavi”.

Secondo Vidal tutte queste gare “riducono le prestazioni dei giocatori e accorciano la carriera di molti.”

A suo dire c’è anche una stanchezza mentale nell’affrontare tutti questi impegni.

Di certo ormai nel calcio c’è poco tempo per riposarsi con gare che si presentano almeno due volte a settimana. E quando ci sono gli stacchi Nazionali, i più forti devono partite verso i ritiri.

Chiaro che le vacanze di un calciatore sono sempre meno. Ma è anche vero che questo sport gli permette di lavorare una quindicina anni e di vivere di rendita per un paio di generazioni.

Al contrario un lavoratore normale che ogni giorno lavora dalle 8 in su, non avrà una pensione (minima) prima dei 67 anni.

Insomma prima di lamentarsi Vidal dovrebbe anche pensare che c’è molto di peggio. Il calcio è diventato un business e sponsor, Società e tutto l’indotto per sostenere gli stipendi milionari dei giocatori sono anche costrette a cercare di massimizzare gli appuntamenti.

Una soluzione potrebbe proprio essere quella di limitare gli stipendi e così potrebbero anche giocare meno.

Anche guardando ad altri sport, i Calciatori sono fra i più fortunati. I ciclisti per una paga in confronto da fame pedalano 8 ore al giorno tutto l’anno. nell’atletica di sacrifici e miseri compensi neanche a parlarne.