
Si è raccontato in una bella intervista il giovane Nicolò Fagioli. Fresco di promozione in serie A con la Cremonese si trova anche quest’estate di fronte a un bivio importante.
E il centrocampista sembra avere le idee molto chiare. Innanzitutto “si sente pronto per giocare in serie A”.
Ma in quale squadra militerà?
Fagioli è stato molto chiaro: “sono Juventino da quando ero piccolo e sarebbe un sogno tornare ma...”
Fagioli ha anche un’altra certezza, vuole giocare e non passare un anno importante in panchina.
Così ha spiegato che tornerebbe alla Juve “solo se potrà giocare cioè se è loro intenzione iniziare un percorso condiviso”.
A questo punto Fagioli è molto chiaro e mette come priorità l’obiettivo di stare in campo e non in panchina. Il pallino chiaramente passa ad Allegri. E’ lui che deve valutare il bene del ragazzo e della Juventus.
E proprio al Mister fagioli ha mandato un messaggio diretto: per me i giovani se sono bravi devono giocare”.
Idea in contrasto con quella espressa da Allegri che ha parlato di anno in serie B, poi in serie a in squadre minori e poi finalmente nella Juve.
E’ Allegri che deve capire se dopo quest’anno in serie B, Fagioli è già all’altezza di una maglia nella Juventus.
Oppure consigliargli di fare un altro anno in serie A ma in una squadra di second’ordine in modo da restare più facilmente in campo.
E magari approdare alla Juve la prossima stagione. Naturalmente anche Nedved e gli osservatori bianconeri che hanno seguito Fagioli quest’anno avranno un peso importante nella scelta.
Non dimentichiamo che non è l’unico giovane talentuoso centrocampista in forza alla Juve che aspira alla prima squadra. Si giocano le stesse chance anche Miretti che più volte è stato schierato titolare e Rovella col suo anno, non fortunatissimo al genoa ma comunque in serie A.
Diciamo che a naso i tifosi preferirebbero ognuno dei tre piuttosto che rivedere i retropassaggi di Arthur da 70 milioni.