Ottimismo è la parola d’ordine in questi giorni: nonostante ieri è stato mancato l’affondo decisivo per ingaggiare Di Maria, la Juve ha piena fiducia sulla chiusura positiva delle trattative con Pogba e con l’argentino. Due acquisti di assoluta rilevanza internazionale, due calciatori che – come spesso richiesto da Allegri – alzano il tasso tecnico e d’esperienza della squadra. Che, come stessa ammissione del tecnico toscano, il prossimo anno partirà col chiaro obiettivo di tornare a vincere il campionato dopo due anni di digiuno.
La chiusura per Pogba dovrebbe essere imminente, c’è bisogno di più tempo per Di Maria. Eppure è già chiaro che con l’arrivo di questi due campioni Allegri avrà anche un chiaro beneficio dal punto di vista tattico: potrà finalmente virare con decisione sul 4-3-3, modulo sul quale avrebbe voluto basare la scorsa stagione ma che non ha potuto utilizzare per mancanza di interpreti adeguati.
Pogba è una mezzala perfetta in un centrocampo a tre, ha palleggio, visione di gioco, fisicità e, soprattutto, gol. Di Maria va ad arricchire invece la batteria degli esterni d’attacco, contro l’Italia ha mostrato tutta la sua qualità, intatta a 34 anni. Con lui a destra e Chiesa a sinistra (a proposito, Federico tornerà ad allenarsi in gruppo dai primi di luglio) Vlahovic avrà rifornimenti all’altezza della sua classe.
Il centrocampo a tre ruoterebbe attorno al perno Locatelli (ma va preso un altro regista, per Jorginho ci sarà un altro tentativo) e sulla dinamicità di Zakaria (una sorta di Matuidi-bis nella testa di Allegri). In difesa gli esterni saranno Cuadrado, Danilo, De Sciglio e Alex Sandro (dovesse partire il brasiliano spazio ad un altro esterno sinistro), al centro De Ligt e Bonucci ad oggi sono i titolari inamovibili ma c’è curiosità per l’impatto di Gatti e per la possibile conferma di Demiral. Insomma, è una Juve d’assalto, una Juve chiamata subito a reagire e a riprendersi il posto che gli spetta in Italia.