Allegri rivoluziona la squadra: nuovo modulo per trovare un gioco offensivo

In una sola estate la Juventus ha rivoluzionato mezza squadra ma quello che è rimato uguale è lo scarso gioco e la scarsa capacità di attaccare.

Le critiche sono piovute copiose sull’allenatore dei bianconeri soprattutto dopo gli imbarazzanti 90 minuti in difesa contro la Fiorentina.

Allegri ha sempre snobbato chi gli parla di schemi ma stavolta sembrano essere la sua speranza. A inizio stagione aveva puntato dritto sul 4 3 3. Ma le assenze per infortunio lo hanno snaturato. Prima Pogba e poi Di Maria che assicurava sulla destra il giusto apporto offensivo.

La Juve ha continuato a sedersi su sè stessa anche a causa di una coppia di terzini non di altissimo livello. A destra Danilo che non è un maratoneta ma soprattutto a sinistra con le lacune di Sandro e De Sciglio.

Così Allegri contro il PSG ha cambiato completamente modulo passando al 3 5 2. Nel primo tempo sembrava che questa scelta non pagasse ma i secondi 45 minuti hanno mostrato tutt’altro.

Il centrocampo più pieno ha consentito alla Juve di bloccare i rifornimenti da dietro per il tridente Messi, Neymar, Mbappè. Allo stesso tempo con questo modulo Vlahovic riesce a giocare insieme a Milik, formando una coppia molto più difficile da gestire per le difese che la sola punta.

Il ruolo duro sulle fasce debbono farlo Cuadrado e Kostic ma entrambi sono abituati a giocare a tutta fascia.

Dietro, Bremer giocava a tre col Torino e Bonucci ricorda la BBC. Anche Danilo si districa bene nel ruolo di centrale di destra.

A centrocampo Allegri ha trovato il suo regista in Paredes che ha giocato 102 palloni contro il PSG. In alternativa c’è anche Locatelli.

Poi ci sono le mezzali con Rabiot, Miretti e Mckennie. Così Allegri dopo i secondi 45 con il PSG sembra abbia deciso di riprodurre lo stesso modulo contro la Salernitana.