
Sembrano due innamorati nel mentre di un litigio e nessuno dei due a quanto pare toglie occasione per riconciliarsi. Nemmeno dopo la vittoria contro il Bologna, quale migliore occasione per ricominciare insieme.
Ma torniamo qualche passo indietro. Dopo due mesi di Juve inguardabile i tifosi della Juventus hanno iniziato pesanti contestazioni.
Dopo la sconfitta col Monza, Bonucci aveva costretto i giocatori a presentarsi sotto la Curva. Gesto che già non era piaciuto al popolo bianconero.
E ieri la domenica era iniziata con i cori di protesta dei tifosi bianconeri sotto l’hotel della Juventus.
Anche al fischio d’inizio era stato intonato il coro che li invitava poco gentilmente a tirare fuori gli attributi.
E durante la gara nonostante il risultato acquisito i mugolii non erano mancati.
Fra l’altro lo Stadium quasi vuoto testimoniava la delusione e il malessere in casa bianconera.
Ma a fine partita sono stati i giocatori della Juve a non voler sotterrare l’ascia di guerra. I tifosi li avevano chiamati sotto la Curva dove da tradizione si recano per ringraziare la tifoseria.
Ma i giocatori per tutta risposta sono scappati via negli spogliatoi rifiutando il saluto.
Come si spiega questo gesto?
In realtà sembra un gesto premeditato, forse dettato dai troppi insulti e critiche. Quindi sembrerebbe una sorta di ripicca.
Volendo addolcire l’accaduto si potrebbe pensare che i giocatori vogliono riconquistare il pubblico con i fatti e non con i gesti simbolici.
Di certo se la tifoseria ti chiama è giusto salutarla, in special modo in un momento simile in cui bisogna ricucire il rapporto.
Ci può stare che i giocatori siano rimasti delusi dalla tifoseria che li ha attaccati invece che stargli vicino. Ma sono professionisti che guadagnano milioni di euro e di certo in questi mesi non hanno tenuto alto il nome della Juventus.