
L’Inter sul campo si prepara ad affrontare la partita più importante della stagione, il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto. Col passaggio del turno sono in ballo una ventina di milioni di euro, oro colato per la proprietà cinese impelagata in qualche guaio giudiziario di troppo.
Già, perché mentre tutto il mondo sportivo italiano punta il dito contro la Juve, quasi nessuno sa che Steven Zhang (e di conseguenza il gruppo Suning) è atteso dalla prima udienza del processo in cui viene accusato di non aver saldato un debito da oltre di 300 milioni di euro.
Occhio, il creditore è una banca cinese, la Chinese Construction Bank, che ha intentato 3 cause contro Zhang: ad Hong Kong, a Milano e in Florida, negli Stati Uniti. A Milano, l’8 marzo, ci sarà la prima udienza: la banca cinese chiederà di cancellare una delibera che permette all’Inter di non versare lo stipendio a Zhang, pari a 914mila euro stando a quanto dichiarano i cinesi. Zhang, in questo modo, risulta nullatenente in Italia ed è qui che si allaccia poi il processo a Hong Kong, dove verrà ricostruita tutta la sua situazione debitoria e patrimoniale. Ecco, se in quel caso verrà accertato che il presidente dell’Inter abbia nascosto dei beni ai creditori, ecco che si aprirebbero addirittura le porte del carcere, senza dimenticare che ci sarebbe anche l’ipotesi di oltraggio al tribunale per false dichiarazioni.