
Sta facendo ovviamente ancora discutere l’ultima puntata di ‘Report‘: il programma televisivo in onda su ‘Rai 3’, lunedì sera ha riportato all’attenzione degli sportivi italiani tutti gli aspetti “oscuri” di Calciopoli. Sono state rivelate nuove intercettazioni telefoniche, a distanza di 17 anni è ormai palese che c’erano altri club ben più invischiati della Juventus e che, stringi stringi, c’era solo l’obiettivo di far fuori una dirigenza arrivata a dominare il calcio italiano. Altro che pulizia…
L’Inter, ad esempio, è uscita con le ossa rotte dalla nuova inchiesta di Report. Sono tante le intercettazioni che vedono coinvolti i nerazzurri, come peraltro sottolineato dal conduttore Sigfrido Ranucci, anche stando al procuratore federale Palazzi la posizione dei nerazzurri andava approfondita, ma nel 2011 era già scattata la prescrizione.
Di fronte alle tante evidenze emerse, è stato subito sentito Massimo Moratti, presidente dell’Inter in quegli anni e da sempre animato da un fortissimo sentimento “negativo”, diciamo così, verso la Juve. Messo alle strette, Moratti non è andato oltre i soliti insulti di routine verso Luciano Moggi, senza mai entrare nel merito delle telefonate che vedevano assoluto mattatore anche il compianto Giacinto Facchetti.
In un’intervista a ‘TvPlay’, Moratti ha commentato: “Un complotto mio e di Tronchetti Provera? Scherzate, vero? Non ho visto la puntata di Report, qualcosa mi hanno detto. Sono stupidaggini, mi meraviglio che la Rai possa far passare roba del genere. Sono cavolate, quello che dice Moggi è una barzelletta, come si può pensare una roba simile? Ci sono sentenze della giustizia ordinaria, oltre che di quella sportiva. Moggi dice cavolare, ha troppo livre, mi spiace. I tifosi dell’Inter non hanno nulla da temere”.