
Sappiamo come la Juventus sia stata costretta a non partecipare alla Champions League per una penalizzazione che non è mai andata giù al mondo bianconero. Tutto è sembrato fin dall’inizio un atto di persecuzione nei confronti della società, punita per il caso plusvalenze, ma che in realtà si tratta di procedure messe in atto anche da altre squadre. Il problema risulta essere proprio questo, quando si parla di Juventus si fa di tutto per trovare il marcio, ma quando ci sono in ballo altre società, ecco che tutto sembra invece passare in secondo piano.
Le plusvalenze fatte da altre squadre non sembrano dare nell’occhio, con la questione del fair play finanziario che ormai risulta essere una regola solo per pochi. L’esempio lampante a riguardo è quanto fatto quest’estate dal PSG, con operazioni di mercato che hanno fatto non poco discutere, ma che non hanno attirato l’attenzione di chi di dovere.
La società francese infatti ha dato vita a cinque cessioni, Diallo, Verratti, Draxler, El Hannach e Housni. Calciatori non di primissima fascia che sono approdati nel campionato del Qatar. Da queste cessioni il PSG è riuscito ad arrivare addirittura ad 80 milioni di euro. Parliamo di un campionato che non è assolutamente come quello arabo, non si parla di cartellini ed ingaggi dello stesso livello, eppure il PSG è riuscito ad arrivare ad una somma di tutto rispetto.
Operazioni che sembrano nascondere altro, eppure il PSG non è stato assolutamente punito. La UEFA non ha esitato nemmeno un secondo a punire la Juventus sul caso plusvalenze, qui invece con operazioni sospette del PSG non ha mosso assolutamente un dito. Sembra quindi alquanto evidente come la Juventus dia fastidio sia in Italia che in Europa, ma non è accettabile che venga solo e sempre punita lei.