La scena calcistica europea potrebbe presto subire una svolta epocale con la possibile introduzione di una Superlega proposta dalla UEFA. Dopo le controversie che hanno circondato il tentativo fallito di creare una Superlega indipendente da parte di alcuni club europei lo scorso anno, sembra che la massima organizzazione calcistica continentale stia considerando un nuovo sistema di competizioni basato su tre divisioni, che potrebbe debuttare nel 2027. Ma cosa ha in mente esattamente la UEFA per questa nuova competizione?
I Dettagli del Piano
Secondo quanto riportato da ‘El Pais’, il Comitato Esecutivo della UEFA prevede di discutere questo ambizioso progetto durante una riunione prevista per ottobre. Il nuovo sistema vedrebbe la creazione di tre divisioni: Super League, Europa League e Aspirant League. Tuttavia, è probabile che il nome “Super League” subisca una revisione considerando il passato controverso associato a questo termine. Le retrocessioni verrebbero applicate soltanto tra le prime due divisioni, con due squadre che scenderebbero di divisione. Mentre tra la seconda e la terza divisione, si prevederebbero quattro retrocessioni. Una delle caratteristiche più interessanti è l’introduzione di un sistema di retrocessione basato sulla media delle prestazioni delle squadre nelle ultime tre o cinque stagioni, al fine di evitare che club storici retrocedano a seguito di una singola annata negativa.
La Complessità del Calendario
Uno degli ostacoli principali che la UEFA dovrà affrontare è come far fronte al calendario, considerando che ci saranno ben 34 partite da gestire per ogni squadra durante la stagione. Una possibile soluzione potrebbe essere la creazione di due gironi all’interno di ciascuna divisione, seguiti da una fase finale. Tuttavia, questa soluzione solleva ulteriori interrogativi sulle partite che si giocheranno nel fine settimana e sul possibile impatto sulle leghe nazionali. Le leghe locali potrebbero essere ulteriormente personalizzate per adattarsi al nuovo sistema, cosa che potrebbe generare resistenze da parte di alcune federazioni nazionali.
Inoltre, è stato ipotizzato l’uso di rose più ampie, con un massimo di 34 giocatori per squadra, per far fronte al doppio impegno delle squadre coinvolte in questa nuova competizione. Questo rappresenterebbe una sfida per i club nella gestione delle loro risorse umane e finanziarie.