Thiago Motta si presenta alla conferenza stampa con la consueta serenità, ma con la determinazione di chi sa che ogni partita è una battaglia. “Champions? No, Empoli”, queste le parole chiave del tecnico italo-brasiliano che, alla vigilia del match contro i toscani, distoglie l’attenzione dalla prestigiosa competizione europea per focalizzarsi sul prossimo impegno in Serie A. Nessun pensiero al debutto contro il PSV di martedì in Champions League, almeno per ora. Prima c’è l’Empoli, e Motta sa che sottovalutare l’avversario sarebbe un errore fatale: “Ogni partita ha la sua storia. In Serie A ogni gara è complicata e dobbiamo essere pronti a creare occasioni e difenderci quando necessario. L’Empoli ha messo in difficoltà tutti e dovremo disputare una gara seria”.
Il tecnico si dice soddisfatto dei primi due mesi alla guida della Juventus. “La rivoluzione è solo all’inizio”, ammette, ma i segnali sono già incoraggianti. Motta sta cercando di imprimere la sua visione di gioco, un approccio dinamico e orientato al collettivo. “Abbiamo un’idea comune, io e i giocatori, ma dobbiamo sempre rimanere concentrati. L’unica partita che conta ora è quella di domani”, sottolinea il tecnico, chiarendo come la priorità sia affrontare l’Empoli con la giusta mentalità, senza distrazioni.
Tra i protagonisti che scenderanno in campo domani ci sarà sicuramente Dusan Vlahovic, il bomber serbo, che continua a regalare fiducia all’ambiente bianconero. “Vlahovic porta entusiasmo”, afferma Motta, lodando non solo le qualità tecniche del centravanti, ma anche la sua attitudine positiva e il contributo nello spogliatoio. “Vederlo arrivare alla Continassa al mattino è bellissimo. Ha un’energia positiva che contagia tutti”. Un leader silenzioso, dunque, che si carica la squadra sulle spalle in vista di una stagione intensa.
La Juventus può poi contare su due pedine fondamentali a centrocampo: Douglas Luiz e Koopmeiners. Entrambi hanno impressionato sin dal loro arrivo, e Motta si mostra soddisfatto delle loro prestazioni. “Douglas non ha avuto difficoltà e sta dimostrando di essere un giocatore importante per noi, così come Koopmeiners”. La profondità della rosa sembra essere una delle armi principali di questa Juventus, capace di attingere da un gruppo di giocatori di livello, anche in vista del fitto calendario tra campionato e coppe europee.
Il lavoro di Thiago Motta si distingue anche per la capacità di valorizzare i giovani talenti. Dopo gli esordi di Savona e Mbangula, domani potrebbe essere la volta di Vasilije Adzic, rientrato da un infortunio e autore di un brillante test in settimana. “Vasilije ha fatto un grande test in settimana”, conferma l’allenatore, aggiungendo però che la scelta di puntare sui giovani non dipende dall’età o dalla nazionalità, ma da ciò che possono offrire alla squadra. Un mix tra giovani promesse e giocatori esperti come Danilo e Cambiaso è la chiave del successo secondo Motta: “I giovani hanno bisogno di figure esperte come Danilo, che con la sua esperienza può guidarli”.
Infine, non poteva mancare una domanda su Adrien Rabiot, ex bianconero e compagno di squadra di Motta ai tempi del PSG, attualmente senza squadra dopo aver rifiutato il rinnovo con la Juventus. Alla domanda su un possibile ritorno del centrocampista francese, Motta risponde diplomaticamente: “Se Adrien chiamasse e si dicesse pentito? Non mi ha chiamato. Ha preso una strada diversa e gli auguro il meglio”. Nessun rancore, ma nemmeno segnali di riapertura: la Juventus sembra ormai proiettata oltre Rabiot, verso nuovi obiettivi.