Pepe sfogo amaro: “Ecco le voci vergognose che circolavano su di me…”

Simone-PepeMercoledì sera contro l’Avellino Simone Pepe ha fatto il suo ritorno in campo dopo ben 396 giorni lontano dal rettangolo verde. Non un bel periodo per l’esterno juventino, che a causa di un infortunio e di una successiva ricaduta è stato costretto a tenersi lontano dal campo per più di un anno. Ora questo brutto periodo sembra essere superato e il numero 7 juventino ne parla in un’intervista rilasciata a Tuttosport.

Non è stato facile, su di lui sono stata dette anche molte cattiverie e a tal proposito Pepe dice:

La gente a volte parla perché non sa cosa dire, ma non è un problema. C’era pure chi ha messo in giro la voce che mi drogavo!”.

Si è trattato di un periodo lunghissimo, fatto di sacrifici e tantissimo lavoro, un periodo fatto di tanti giorni brutti:

Il giorno più brutto è stato ogni singolo giorno. Semplice…”.

Ma Simone Pepe è sempre stato un ragazzo positivo, intelligente, uno che non si lascia abbattere facilmente e che sa dare il giusto valore alle cose. Dice infatti:

“Bisogna sempre pensare in positivo e capire cosa conta realmente nella vita. Capiamoci, il calcio è una parte importantissima della mia vita e per me è stata difficilissimo affrontare un periodo così lungo senza poter scendere in campo. Ma so anche che le cose veramente gravi nella vita sono altre e io non posso che continuare a ritenermi un uomo fortunato, poi negli scorsi mesi sono anche diventato papà. Il calcio mi ha dato tanto, mi permette di fare una bella vita ed un infortunio non può essere considerato la fine del mondo”.

E’ più di un anno che non gioca, ma questo non significa che non sente sue le recenti vittorie della sua squadra e che non si sia sentito parte integrante del progetto. Anche perché ha svolto un ruolo fondamentale all’interno della squadra, è diventato pian piano un vero uomo-spogliatoio, uno che non ha mai lasciato da solo i suoi compagni:

“Abbiamo vinto tanto in questo periodo e io sento sinceramente mia la vittoria dell’ultimo scudetto, nelle due finali di Supercoppa ed ogni singola partita. Purtroppo l’infortunio mi ha costretto a cambiare il ruolo nella squadra, ma è anche vero che ci sono sempre stato. Ero presente ad ogni partita, ho continuato a lavorare a Vinovo quotidianamente. Non è stato difficile sentirsi un protagonista. Questo gruppo è davvero speciale, ma anche con la società c’è un rapporto sincero e costante. Il presidente Agnelli mi ha contattato ogni singola settimana, e con il mister c’è sempre stato un confronto quotidiano”.