Allegri scatenato: Spiega perchè la Juve è diversa e lancia stoccate a Totti e Vidal (Video)

E’ un Massimiliano Allegri determinato e dalle idee chiare quello che parla dal convegno di Pisa senza paura di manifestare il proprio pensiero. Così parla a tutto campo dalla sua avversione alla moviola in campo fino alle stoccate per Vidal e Totti e come sottolinea lui stesso: «poco importa se mi farò nuovi nemici, tanto ormai uno in più o uno in meno…» Poi belle le sue parole quando  spiega che stare alla Juve è diverso perchè hai 10 milioni di tifosi e tutti gli altri contro perchè vinci.

 

Non c’è niente da fare la Juve è diversa da tutte le altre squadre:

«Può darsi che mi sia fatto dei nuovi nemici con il mio no alla moviola in campo. Ma tanto sono abituato: ormai uno in più o uno in meno… Nedved pochi giorni fa sottolineava il fatto che stare alla Juventus è diverso rispetto a stare nelle altre squadre, perché qui si deve sopportare un continuo accerchiamento. Per quel che mi riguarda posso dire che effettivamente la Juve ha più di 10 milioni di tifosi a favore e poi tutti gli altri, in Italia, che tifano contro. Sì, è questa la differenza».

 

Sulla notte brava di Vidal che avrebbe causato l’esclusione contro la Roma:

«L’esclusione di Vidal contro la Roma è stata solo una scelta tecnica. Aveva giocato molte partite e mi rientrava Pirlo. Quello che è successo fuori dal campo non c’entra nulla, quello può essere un problema che riguarda la società. Ora però deve avere un atteggiamento diverso. Con tutti questi telefonini che sono dappertutto? Ci fossero stati ai miei tempi? (sorrisone) Beh, son sicuro: non mi avrebbero mai beccato… Quanto a Pirlo posso dire che la sua convocazione in Nazionale non mi ha stupito. Andrea ha bisogno di giocare. Ha fatto solo una partita e se in questa pausa gioca in Nazionale sono solo contento».

 

Sulle numerose assenze in difesa:

«Non sono preoccupato per una eventuale emergenza in difesa. Ne abbiamo ancora tre a disposizione e comunque rientrerà Marrone. In più, nel caso, Lichtsteiner può fare il difensore centrale. E’ una soluzione anche questa in caso di bisogno. Servono acquisti a gennaio, dite? Beh, per quel periodo saranno tutti guariti…».


Fase decisiva
«Ammetto che non mi aspettavo una partenza così in campionato, anche perché abbiamo vinto a San Siro contro il Milan e con la Roma in casa. Non era semplice. Forse una partenza così non se la aspettavano in molti: all’inizio era normale un po’ di scetticismo, perché era andato via un allenatore che aveva vinto tre scudetti. Conte per gli juventini rappresentava più di un allenatore. Ma nella vita ci vuole equilibrio: passano i giocatori, passano gli allenatori, ma restano le società. Con il lavoro qualcuno l’ho già fatto ricredere, ma l’importante è fare risultati. Non esaltiamoci con le vittorie e non abbattiamoci con le sconfitte. Sperando che ce ne siano poche, anzi: ce ne devono essere poche. Ora abbiamo un altro ciclo di partite importanti e credo che in questo blocco si potrà decidere la stagione: sia in ottica campionato sia in chiave Champions League».

Sulla Moviola va contro corrente:
«Io sono contrario alla moviola in campo perché, lo vedete… Dopo 5 giorni di Juventus-Roma si parla ancora di rigori e centimetri. C’è stato poco rispetto verso i giocatori. E’ stato tutto ridotto a delle decisioni arbitrali che ad oggi, qualcuno che fa la moviola, non ha ancora saputo bollare come completamente giuste o completamente sbagliate. La moviola è un sistema che rallenta l’azione: non è reale. Eppoi, alla fine, chi decide non sarà mai il computer, ma sarà sempre un essere umano. E allora gli verrà detto che ha sbagliato. O che ha fermato la moviola una frazione di secondo prima o dopo per questo o per quell’altro motivo. Insomma, secondo me la moviola non risolverebbe questo problema. Per risolverlo servono semmai rispetto, educazione». E il famoso gol di Muntari? «Sono cose passate. Altrimenti si crea la cultura del sospetto. Lo ribadisco: è una questione di cultura. Bisognerebbe anche capire perché quando andiamo all’estero accettiamo ogni cosa e invece in Italia facciamo un putiferio per ogni decisione».

La stoccata elegante a Totti:

«Le frasi di Totti dopo Juve-Roma… Diciamo che preferisco pensare alle grandissime giocate che ha fatto in campo: da supercampione, non da campione. Di dichiarazioni, invece, preferisco sottolineare quelle rilasciate da Pallotta: lui sì che ha fatto una uscita da persona intelligente».

Sul fatto di andare contro corrente:

«Può darsi che mi sia fatto dei nuovi nemici con il mio no alla moviola in campo. Ma tanto sono abituato: ormai uno in più o uno in meno… Nedved pochi giorni fa sottolineava il fatto che stare alla Juventus è diverso rispetto a stare nelle altre squadre, perché qui si deve sopportare un continuo accerchiamento. Per quel che mi riguarda posso dire che effettivamente la Juve ha più di 10 milioni di tifosi a favore e poi tutti gli altri, in Italia, che tifano contro. Sì, è questa la differenza».

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