Higuain scatenato in diretta tv: contratto con la Juve, battuta sul Napoli e Pirlo…

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Gonzalo Higuain è intervenuto in diretta tv, su ‘Fox Sports”, in Argentina. Il centravanti della Juventus è stato protagonista di un’intervista durata oltre un’ora durante la quale ha toccato tantissimi argomenti.

Quasi superfluo sottolineare che le parole più importanti sono quelle relative al suo immediato futuro. Contrariamente a quanto si vocifera, Higuain è apparso determinato nel proseguire la sua avventura alla Juventus: vale la pena ricordare che si parla con insistenza di una possibile rescissione consensuale, tenuto conto dei 7.5 milioni di euro netti che la Juve dovrà pagare all’ormai 33enne per un’altra stagione: “Ho un altro anno di contratto, non c’è molto da dire. Il 24 torno in Italia, ci sarà un nuovo allenatore e di certo le dinamiche cambieranno. La MLS? Sarebbe bello, molti giocatori vanno a giocare lì, vedremo cosa accadrà”.

Al tempo stesso, il “pipita” non ha nascosto la delusione per come si è chiusa la stagione: “Abbiamo vinto il nono scudetto di fila, è stato bello anche perché per me è stato complicato tornare a giocare dopo due-tre mesi terribili dal punto di vista personale. Ma quanto accaduto col Lione ci ha deluso, il club più importante d’Italia non può essere eliminato dal Lione”.

Dopo aver scartato l’ipotesi panchina per il suo futuro (“Gli allenatori arrivano coi capelli neri e vanno via tre anni dopo coi capelli grigi, troppo stress”), aver parlato del dualismo Cristiano Ronaldo-Messi (“Hanno avuto entrambi il sacro fuoco per restare al vertice per 15 anni”), non poteva mancare qualche riferimento al Napoli e al passaggio alla Juve, nel 2016, che scatenò tante polemiche all’ombra del virus.

Higuain, che rivela come sia stato decisivo il “Pocho” Lavezzi nella scelta di firmare col Napoli, esordisce con una battuta: “Ora che c’è il coronavirus potrei tornare a Napoli con la mascherina, nessuno mi riconoscerebbe. Più seriamente, non credo che debba essere perdonato, non c’è stato un tradimento. Sono stato bene lì, ho fatto 36 gol in campionato, cantavo e ballavo con loro. Ma poi è arrivato un top club europeo come la Juve, disposto a pagare la clausola. Non potevo dire di no e non sono neppure pentito di averlo fatto. C’è una sola carriera a disposizione di un giocatore, bisogna cercare di migliorare e di essere più felici: ho sfiorato la Champions con la Juve e questo dimostra che la mia scelta fu corretta”.